domenica 16 gennaio 2011

Pollice opponibile 'na sega...

Non sono mancina.
Il ché comincia a rappresentare un problema.
Il dolore alla mano destra è sempre lì e si sopporta, non posso fare altrimenti dato che al momento nemmeno il Pregabalin sembra portare qualche sollievo: il guaio è che la rigidità di alcuni di quei cazzo di muscoletti del palmo e del dorso della mano, nonché delle prime falangi delle dita, inizia a complicarmi davvero la situazione.
Spesso le cose mi cadono di mano, quando le passo dalla sinistra alla destra. Ieri, ad esempio, ho bellamente spatasciato un uovo sul pavimento della cucina appena l'ho tirato fuori dal frigo.
Se tengo un libro con la destra, oltre al dolore in più della posizione "dita distese sulla copertina e pollice all'interno delle pagine", mi tremano mano e braccio dopo pochi minuti.
Scrivere è complicato e strano: impugno la penna piuttosto bene e la sento bene tra i polpastrelli perchè le falangette non hanno problemi di sensibilità, ma è come se il percorso fosse interrotto qualche centimetro sopra ed il movimento " a pinza" è difficoltoso da mantenere.
Mi scopro a dovermi concentrare per mantenere fluida la scrittura sul foglio, le lettere della stessa misura, la parola dritta e non pencolante per metà giù da una riga.
Oggi, però, ho notato che il "pollice opponibile" che tanto vantiamo come specie umana se ne sta definitivamente andando a 'fanculo: ho fatto un piccolo, banale rammendo, un lavoro di cucito insulso se mai ce n'è stato uno, e riuscire ad infilare il filo nella cruna dell'ago già è stato un casino perchè la mano così incriccata andava un po' dove cacchio voleva lei.
Cucire, poi, ancora peggio: tenere l'ago tra pollice ed indice, l'azione più facile del mondo, non era più facile come non lo era spingerlo attraverso la stoffa né annodare il filo.
Non è più facile nemmeno infilare un bottone in un'asola o svitare il tappino del dentifricio.
O togliere un cd dalla custodia.
Non è più facile.

7 commenti:

  1. questo blog mi toglie, uno a uno, brandelli di anima ogni volta.
    impotente e incazzata, ti tengo la mano. sì, proprio quella lì.
    fammi un fischio. lo sai che ci sono.

    RispondiElimina
  2. Ciao cara... ma un bolo di cortisone no?
    Ho avuto lo stesso problema settimane fa... trattamento d'urto: bolo.
    Adesso sto molto meglio.
    So che la sm è una patologia che non è per tutti uguale, non voglio darti illusioni, ma vale la pena tentare. Ma te lo hanno almeno proposto?
    Io vorrei poterti stare vicina fisicamente. Per ora ti lascio un abbraccio dell'anima. In fondo abbiamo qualcosa in comune che ci unisce. Forza tesoro.

    RispondiElimina
  3. L'ultimo ciclo di boli e pastiglie a seguire l'ho fatto a novembre, quando ho avuto la seconda crisi: l'unico motivo per il quale mi propongono il cortisone è una ricaduta... dici che può essere già un terzo poussée?
    Mi girerebbero alquanto le balle. So che gli attacchi non seguono per forza ogni volta lo stesso andamento e non è detto che colpiscano gli stessi punti, però mi sembra un po' il fluttuare del danno già esistente, giornate sì/giornate no.
    Domani mattina devo andare a ritirare il Copolimero e proverò a chiedere lumi a qualcuno, male che mi vada il primo di febbraio ho la visita di controllo dalla neurologa.
    Ancora grazie, L'Excessive: ricambio l'abbraccio con tutto il cuore.

    RispondiElimina
  4. ho avuto lo stesso problema anni addietro: piatti a terra, difficoltà a scrivere e a tenere in mano una posata o a lavarmi i denti (!)con la destra... ho impiegato sei mesi buoni ad uscirnre fuori. e cmq era una poussè ,ma il neurologo si ostinava a non volermi dare il cortisone perchè ero io la "fissata" !
    sepotessi tornare indietro, me ne infischierei del neurologo e farei subito cortisone meglio una terapia d'urto che trascinarsi così come mi è invece successo!
    un abbraccio
    leucosia

    RispondiElimina
  5. sono dello stesso parere di leucosia...
    fatti il bolo. Io in casa ho sempre pronto tutto, non mi prendo la vena da sola, chiamo qualcuno ( suore, infermieri) ma seguo la mia testa.
    hai deciso per il copolimero? ti hanno detto che dovrebbe a breve uscire una terapia via orale il fingolimod. dovrebbe avere meno effetti collaterali. E se non erro doveva essere disponibile da questo mese. fatti sto cavolo di bolo. chiama la tua neurologa via telefono e dille dei tuoi sintomi. E' una poussée bella e buona. non perdere tempo.bacio

    RispondiElimina
  6. Grazie, ragazze.
    Ho chiamato la neurologa: secondo lei, da come le descrivo i sintomi, è solo il danno nuronale già esistente che in certi momenti si fa sentire più del solito (le mie famose giornate di merda).
    In effetti ci potrebbe anche stare, perchè il picco ha coinciso con giornate dal clima infame che maggiormente mi porta dolori... a proposito, sono arrivata al dosaggio giusto del Pregabalin: la gamba è da un po' che è notevolmente migliorata. Il braccio e la mano, come vedete, no.
    Ho iniziato anche il Copaxone, per ora due iniezioni, e va benone: la reazione superficiale che mi aspettavo (rossore, gonfiore) sparisce dopo un'oretta e mi resta solo un leggero livido, ma quelli mi vengono anche solo se qualcuno mi guarda storto ;o)
    In ogni caso, la dottoressa ha detto che se dovessi notare un peggioramento consistente prima della visita del 1° febbraio sarà meglio andar giù in reparto e cercar lei od uno degli altri che già mi hanno visitato, anche senza appuntamento, per una visita "volante" ;o)

    RispondiElimina