Nuova discussione con mia madre.
"Per quante persone devo farla fare, la torta?"
"Conta noi, gli zii, i cugini ed i cuginetti: in tutto siamo in 18"
"E la XXX non la inviti? Lei ti ha invitata!" (Parlava di una sua vicina di casa: brava ragazza, per carità, ma che incrocio solo sporadicamente quando vado a trovare mia madre, la quale insiste a volermela far frequentare. A me, sinceramente, non interessa farlo.)
"Mamma, se vuoi invitare anche loro, va bene."
...e fin qui tutto normale.
Poi ha cominciato a degenerare perché se si avvisava anche le sorelle di mio padre non ci sarebbe stato posto per tutti, e lei doveva dirlo anche all'altra sua sorella ed all'altra sua nipote (ma fammi capire: la tua vicina di casa che so a malapena chi cazzo sia DEVO invitarla, e mia zia non la posso chiamare solo perchè è tua cognata e non ti sta particolarmente simpatica???), ed era tutto troppo faticoso per lei ED INSOMMA RICORDATEVI CHE ANCH'IO NON STO BENE E SE DEVO STAR QUI A DISCUTERE SAPETE CHE FACCIO??? I SOLDI DELLA TORTA PIUTTOSTO LI METTO NEL SALVADANAIO DI RUDY E MI EVITO ANCHE TUTTO IL FASTIDIO E IL GIRAMENTO DI PALLE!!!!
"..."
Giuro, non ci ho visto più.
Come se qualcuno le avesse chiesto qualcosa, come se non avesse fatto tutto da sola.
Persino mio padre, che di solito prende le sue difese, le ha detto "ma che cazzo stai dicendo???"
Ha persino avuto il coraggio di dirmi che lei aveva capito che IO VOLEVO FARE LA FESTA.
Ed io di nuovo lì a ripetere le stesse cose dell'altro giorno. "No, non è vero, non mi hai detto così."
Ecco, una cosa che mi manda in bestia è quando mi si dice "non è vero."
Puoi dirmi "non ricordo in questo modo", "non ci credo", "non sono d'accordo" ma non dirmi "non è vero".
Perchè poi m'incazzo.
Nella primavera del 2010 qualcosa tra corpo e cervello ha cominciato a non funzionare a dovere. Poco dopo mi hanno diagnosticato la Sclerosi Multipla. Questo blog è uno sfogo, od un esorcismo. "Ma anche sì, o forse no." C'è di certo che questa situazione mi ha resa lievemente irritabile. Leggasi "sono incazzata come una jena".
giovedì 6 gennaio 2011
Festa di compleanno - secondo round.
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Vero.Odio anche io quando non mi credono e dicono che non è vero...
RispondiEliminaNon mi tange il fatto che qualcuno non mi creda: è un diritto di tutti credere a quel che si preferisce. É quel "Non è vero" quando si intende "non ci credo" a scartavetrarmi i nervi: o mi dimostri che non è vero, ed allora sono pronta a darti ragione, oppure accetti il fatto che se dico una cosa parlo a ragion veduta e non tanto per dare aria alla bocca.
RispondiEliminaConcordo su tutto, virgole comprese.
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