domenica 30 gennaio 2011

Brianza, 350 km più in giù...

Seguo con interesse la pubblicazione su Flickr delle foto che fa Paolo Nespoli, l'astronauta italiano in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Ci sono certe immagini magnifiche: foto notturne dell'Italia con i puntini di luce delle grandi città,

 zoomate su oceani con acque limpidissime,

tramonti con la curvatura dell'orizzonte,

il Gran Sasso innevato,

la Piana di Giza...

 Una foto di Bellagio e del centro del Lario.


 Il sorgere della Luna.

Como.


Certo, la missione MagISStra non è mica su solo per scattar fotografie... ma quando il buon AstroPaolo, come si firma su Twitter, se ne esce fuori con una chicca come questa intitolata "Buongiorno Brianza!" come si fa a non ringraziarlo sorridendo?

martedì 25 gennaio 2011

Antibufale e complottisti.

Ebbene sì, lo ammetto: sono una di quelle che, su Facebook, smorza l'entusiasmo degli amici che condividono (in perfetta buona fede, per carità) notizie come "Facebook a pagamento dal prossimo mese" o "Ci sono troppi profili non attivi, verranno cancellati: per non cancellare il tuo profilo devi inoltrare questo messaggio ad almeno 15 tuoi contatti per dimostrare che sei attivo etc. etc." oppure "segnalate il gruppo Essere Genitori É La Cosa più Bella Del Mondo: si tratta di un gruppo di pedofili che ruberà le foto dei vostri figli"o ancora "non accettate l'amicizia di TizioCaioSempronio: è un hacker che entrerà nel vostro computer, ruberà i vostri dati, intaserà il vostro cesso, stuprerà il vostro gatto e nasconderà le medicine al nonno".
Ci vuole poco a capire che queste sono bufale, periodiche per di più, dato che saltano fuori ogni paio di mesi: innanzi tutto quando ti inoltrano una pseudo-comunicazione da Facebook basta chiedersi "perchè a me non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale?"
Facebook non comunica via bacheca, non ti lascia il commentino e nemmeno ti manda la mail: una comunicazione ufficiale del social network la riconosci al volo non appena vi accedi, ne abbiamo viste a iosa quando hanno fatto tutti quei lavori in corso del cambio-profilo etc.
Per le notizie dei vari gruppi pedofili e/o hacker cattivi, basterebbe lanciare una ricerca per scoprire che il suddetto gruppo, la maggior parte delle volte, è chiuso da un pezzo, senza più aministratori. Se non proprio inesistente nel network, come spesso accade con alcuni dei famigerati hacker.

Se ancora restassero dei dubbi, si potrebbe toglierli lanciando una ricerca in Rete...
Google is the way.
Si trovano decine e decine di siti antibufala che non si limitano a dire "questa cosa è una balla" ma spiegano per filo e per segno il perchè.
Ad esempio QUESTO oppure QUEST' ALTRO, che sono tra i miei preferiti, insieme a QUESTA pagina facebook e tutte quelle dello stesso gruppo, che ritengo molto utili ed interessanti, ed anche il sito di Mattia Butta che trovate linkato qui a fianco riporta spesso e volentieri delle belle sbugiardate.
Risulterò spesso noiosa ed antipatica, quando commento agli amici "Guarda che è una bufala: ecco l'articolo che spiega perchè..."  sotto a qualche post stile "questo mese ha 5 domeniche, 5 lunedì etc. etc., si ripeterà solo ogni trecentoquanrantordicimila anni!" e peggio ancora penseranno di me coloro che postano articoli di scie chimiche e cose simili, perchè io alle scie chimiche non credo.
Però, siccome uno dei miei motti è "non sono d'accordo ma rispetto il diritto di chiunque di dire cazzate" se vedo che una persona crede DAVVERO ai complottisti sciachimisti et similia, evito di ripetermi dopo il mio primo commento.
Ma ogni tanto, girando tra questi siti complottisti (non posso farne a meno, mi piego in due dalle risate leggendo certe assurdità) trovo di quelle chicche che mi lasciano davvero basita: davvero c'è gente che si presume colta, che supporta le sue affermazioni con calcoli e ragionamenti, che si chiede SE LA TERRA GIRA PER DAVVERO???

lunedì 24 gennaio 2011

Dell'influenza e dei pirla su Facebook.

L'influenza dei primi del mese, che sembrava passata, ha deciso di dare un ultimo colpo di coda e mi sta conciando per le feste: febbre, tosse, mal di ossa e quant'altro.
Ho le gambe molli, spalle e addominali dolenti a furia di tossire, la testa in palla per la febbre e per la sinusite. Mi trascino per casa a mò di zombie proprio perchè devo alzarmi dal letto ed occuparmi di Rudy, perchè anche L'Agricolo è a casa malato e pure i miei genitori sono a letto con la febbre, quindi non possono venire a prendersi il nipotino durante il giorno...
Vabbè, succede.
Girano le palle, ma succede.
Quello che fa girare ancor di più le palle, invece, è che ogni tanto si debbano incrociare degli emeriti pirla su Facebook, che se ne saltano fuori con degli atti insulsi senza spiegazione.
Ieri sera un'amica, detta La Bionda, ha creato QUESTA pagina e mi ha nominata amministratrice. La pagina in questione nasce perchè siamo entrambe fan di Davide Van De Sfoos, lo seguiamo da tanto e siamo felici del fatto che quest'anno partecipi al Festival di Sanremo quindi La Bionda, che gestisce anche il sito Cauboi il cui link trovate qui a fianco, ha pensato di far fare ai fans dei brevi filmati (nei vari dialetti d'italia, dato che Davide ha fans ovunque) da caricare su quella pagina, per poi fare un unico video di "in bocca al lupo" per Davide.
QUESTO è l'evento con cui chiediamo i filmati a chi ha aderito alla pagina, ricopio qui il testo:

Filmati da tutt'Italia per Davide Van De Sfroos.

Vi chiediamo un filmato di max 15 secondi, in cui manifestate il vostro apprezzamento e sostegno per DVDS e per la sua partecipazione a Sanremo 2011.
I filmati, preferibilmente registrati nel vostro dialetto d'origine ma andranno bene anche in italiano (dicendo da dove inviate il saluto), devono essere da voi caricati nella pagina http://www.facebook.com/pa
ges/Davide-Van-De-Sfroos-musica-parole/184332938260089 e verranno poi assemblati in un unico video.

Ora: qualcuno ha ben pensato di segnalare questo evento come "contenuto offensivo".
Contenuto offensivo?!?!?!
Cosa c'è di offensivo?
Ma bruttamiseria quanti pirla che ci sono in giro...

mercoledì 19 gennaio 2011

La matematica É un opinione.

Sarà che son masochista di fondo...
Sarà che sono troppo ingenua e spero sempre in un finale diverso pur sapendo già come andrà a finire...
Sarà che sono testarda e convinta che prima o poi riuscirò a trovare il modo di spiegare certe cose...
Sarà che alla fine sono i miei genitori e mi dispiace dir loro di no altrimenti ci rimangono male...
Sarà che son troppo buona e quindi un po' cogliona...
...no, è semplicemente che son picia.

Fatto sta che stamane li ho accompagnati in un nuovo negozio/spaccio/discount di cui avevano ricevuto un volantino: offerte interessanti, prodotti di marche con cui loro già si trovano bene superscontati etc. etc. etc.
"Ci sono anche i pannolini, ci sono i detersivi, ci sono i cosmetici, c'è questo, c'è quell'altro... vieni anche tu? Così facciamo un giro col nipotino che son tre giorni che non lo vediamo!"
"Va bene, andiamo."
Volantino alla mano, cominciamo a girare nel negozio e comincia la pantomima del ma-i-prodotti-in-offerta-non-ci-sono, perchè ovviamente è troppo sbattimento guardare tra gli scaffali e cercare le etichette di colore diverso, in questo caso gialle tra le bianche, che indicano i prodotti superscontati tra i vari prodotti simili, magari della stessa marca...
Per intenderci: se sul volantino c'è in offerta il detersivo Splash liquido Freschezza Alpina (tanto per non fare troppa pubblicità...) ad 1 euro e sullo scaffale oltre a quella ci sono altri cinque tipi di detersivo Splash liquido non puoi dire che è una truffa perchè lo Splash liquido alla Lavanda costa 4 euro esailcazzoquanto: non è tutto il detersivo liquido in offerta, è solo il Freschezza Alpina, bruttamiseria. Se il volantino può trarti in inganno, guarda quelle etichette del cavolo con i prezzi esposti: Splash liquido alla Lavanda etichetta bianca, 4 euro esailcazzoquanto, Splash liquido Freschezza Alpina etichetta gialla, 1 euro.
Stessa cosa per la candeggina, per il detersivo per i piatti, per quello della lavastoviglie, le creme cosmetiche... per tutti i prodotti esposti sul volantino.
Io glielo spiego, ma non recepiscono.
"Ma così non è giusto, perchè se uno non vuole il Freschezza Alpina perchè è abituato con quello alla Lavanda rimane fregato!"
...NO che non rimane fregato, cacchio!
Sul volantino ci sono i prodotti X in offerta, sugli scaffali trovi i prodotti X in offerta e CI SONO, BASTA CERCARLI: non sono obbligati a metterli tutti su uno scaffale a parte! Così andrebbe a farsi benedire ogni regola di marketing! Ovviamente sarebbe più conveniente per te che compri, ma invece di durare due settimane, l'offerta, in tre giorni finirebbero le scorte perchè il cliente comprerebbe solo quei prodotti e poi tanti saluti!
"Ma tu da che parte stai???"
"...dalla parte della logica!"

Ma il clou l'hanno raggiunto con l'ammorbidente...
Tenerino concentrato! 2 euro! Uno lo compri, uno te lo regaliamo noi!
"...però ne devo prendere due..."
"Certo, se vuoi quello in omaggio ne devi tirar su due, altrimenti se ne prendi solo uno vuol dire che quello regalato lo lasci qui."
"Ma questo qui è concentrato anche lui e costa 1 e 50, se ne prendo due c'è la differenza di 1 euro."
"Sì, ma in più."
"Come in più?"
"Se prendi due di questi paghi tre euro, quindi un euro in più."
"No, perchè il Tenerino è DUE euro l'uno!"
"Sì, perchè tu paghi solo UN Tenerino."
"Ma io ne devo prendere due, la matematica non è un opinione."
"Evidentemente è sì opinabile, dato che UN Tenerino É IN OMAGGIO :vuol dire che NON LO PAGHI, quindi prendi DUE BOTTIGLIE A DUE EURO E NON A QUATTRO."

...E non vi dico cos'è andare a far spese al mercato...

domenica 16 gennaio 2011

Pollice opponibile 'na sega...

Non sono mancina.
Il ché comincia a rappresentare un problema.
Il dolore alla mano destra è sempre lì e si sopporta, non posso fare altrimenti dato che al momento nemmeno il Pregabalin sembra portare qualche sollievo: il guaio è che la rigidità di alcuni di quei cazzo di muscoletti del palmo e del dorso della mano, nonché delle prime falangi delle dita, inizia a complicarmi davvero la situazione.
Spesso le cose mi cadono di mano, quando le passo dalla sinistra alla destra. Ieri, ad esempio, ho bellamente spatasciato un uovo sul pavimento della cucina appena l'ho tirato fuori dal frigo.
Se tengo un libro con la destra, oltre al dolore in più della posizione "dita distese sulla copertina e pollice all'interno delle pagine", mi tremano mano e braccio dopo pochi minuti.
Scrivere è complicato e strano: impugno la penna piuttosto bene e la sento bene tra i polpastrelli perchè le falangette non hanno problemi di sensibilità, ma è come se il percorso fosse interrotto qualche centimetro sopra ed il movimento " a pinza" è difficoltoso da mantenere.
Mi scopro a dovermi concentrare per mantenere fluida la scrittura sul foglio, le lettere della stessa misura, la parola dritta e non pencolante per metà giù da una riga.
Oggi, però, ho notato che il "pollice opponibile" che tanto vantiamo come specie umana se ne sta definitivamente andando a 'fanculo: ho fatto un piccolo, banale rammendo, un lavoro di cucito insulso se mai ce n'è stato uno, e riuscire ad infilare il filo nella cruna dell'ago già è stato un casino perchè la mano così incriccata andava un po' dove cacchio voleva lei.
Cucire, poi, ancora peggio: tenere l'ago tra pollice ed indice, l'azione più facile del mondo, non era più facile come non lo era spingerlo attraverso la stoffa né annodare il filo.
Non è più facile nemmeno infilare un bottone in un'asola o svitare il tappino del dentifricio.
O togliere un cd dalla custodia.
Non è più facile.

mercoledì 12 gennaio 2011

La Regione Lombardia studia il metodo "Zamboni"


Nuova cura per la sclerosi multipla, la Regione studia il metodo "Zamboni"


Il direttore del Centro delle Malattie Vascolari di Ferrara in Regione. La sua sperimentazione partità in cinque centri privati lombardi. Preoccupazioni per il moltiplicarsi di ricerche non coordinate.

Una ricerca, non una terapia. È questo il punto da cui bisogna partire per parlare di quello che è stato ormai etichettato come il "metodo Paolo Zamboni" per la cura della sclerosi multipla. Il medico specializzato in Chirurgia vascolare è arrivato oggi in Consiglio regionale a Milano per incontare i membri della Commissione sanità. A loro ha presentato la sua sperimentazione nata a Ferrara nel centro delle Malattie Vascolari dell'Università degli Studi di cui è direttore. «Nelle mie ricerche - spiega - ho notato che malformazioni che bloccano principali vene cerebrospinali possono essere legate a forme di sclerosi multipla. A questo punto abbiamo avviato un tavolo interdisciplinare che univa neurologi, chiurughi vascolari e radiologi. Così è nato il protocollo attivo in Emilia Romagna». In sintesi quindi, il metodo "Zamboni", ipotizza una relazione tra lasclerosi multipla e l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), ossia la difficoltà di deflusso del sangue dal cervello al midollo spinale. In pazienti in queste condizioni, secondo il medico, l'angioplatica può portare a miglioramenti.

La sperimentazione, già attiva all'estero e in alcune regioni italiane, non è ancora attiva in Lombardia. Ad oggi, nella nostra regione, solo cinque centri privati - a Busto Arsizio, Como, Bergamo, Milano San Donato e e Istituto “Besta” - hanno contattato Zamboni e inizieranno, secondo un preciso protocollo, la sua sperimentazione. Parallelamente, altre realtà fra cui l’Ospedale del Circolo di Varese, hanno attivato da pochissimi giorni uno studio multicentrico per la diagnosi di CCSV (in questo caso, diversamente che nei cinque centri sopra citati, in regime di Servizio Sanitario Nazionale). Studio, quest'ultimo, che è indipendente rispetto all'attività di Zamboni.

Ed è proprio per capire come gestire la ricerca e le sperimentazioni sul territorio lombardo che la Commissione ha voluto incontrare Zamboni. La decisione nasce anche in seguito a una circolare emessa dal ministro della Sanità Fazio, ed inviata a tutte le Regioni, in merito ai criteri a cui attenersi per attivare la sperimentazione del professore ferrarese. Regione Lombardia si sta infatti muovendo per seguire la strada tracciata dall'Emilia Romagna e delineare un protocollo. «Pensiamo - spiega il vicedirettore dell'assessorato alla Sanità Luca Merlino - a un network di tre o quattro centri che portino avanti la sperimentazione. Nella "certezza" di procedure sicure potremo anche provvedere a finanziare nell'ambito del Servizio Sanitario Regionale».

Un'idea, quella della Regione come "regia", su cui insiste fortmente il Partito Democratico. «Sono partiti vari protocolli in maniera non coordinata – ha commentato Alessandro Alfieri –. Serve procedere con prudenza, attivare al più presto una regia che metta in relazione gli studi come quello avviato all’Ospedale del Circolo di Varese, le ricerche avviate dal professor Zamboni in 5 centri lombardi e le altre sperimentazioni che si stanno sviluppando autonomamente da parte di soggetti privati. Tutto questo serve a non alimentare le aspettative dei malati e delle loro famiglie che meritano che le sperimentazioni siano condotte con la massima correttezza».

Posizione condivisa dal collega dell'Idv Gabriele Sola. «E' indispensabile farsi carico di un'opera di coordinamento tra le strutture ospedaliere al fine di raccogliere i dati e fornire spessore scientifico alla sperimentazione».


http://www3.varesenews.it/lombardia/articolo.php?id=192650

Breve intervista a Zamboni.

Audizione speciale quella svoltasi questo pomeriggio, mercoledì 12 gennaio, durante la riunione della Commissione regionale alla Sanità. Il direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara, Paolo Zamboni, ha infatti illustrato ai consiglieri i punti chiave della sua ricerca per combattere la Sclerosi Multipla, iniziata nel 2006. Ha inoltre annunciato che cinque centri lombardi (a Como, Bergamo, Milano San Donato, Busto Arsizio e Pavia) avvieranno la sperimentazione, normata da un protocollo che a livello regionale ricalcherà quello già in uso in Emilia Romagna.


Servizio di: Alessia Liparoti
Tecnico: Andrea Morleo




http://www.dialogotv.it/portale/news/DTVnews_vedi3_dialogo2.php?numero=778&utez=0

La Commissione Sanità della Lombardia incontra il Professor Zamboni

Sclerosi multipla, al Pirellone il prof Zamboni


Mercoledì 12 gennaio 2010 alle 14.30 il professor Paolo Zamboni, su richiesta del consigliere regionale Gabriele Sola (IDV), verrà ascoltato dalla Commissione Sanità della Regione Lombardia. L'angiologo illustrerà l'innovativa tecnica di intervento su quello che potrebbe essere uno tra i fattori all'origine della sclerosi multipla: il restringimento delle vene attraverso cui defluisce il sangue dal cervello.
"Ho richiesto l'audizione del professor Zamboni in Commissione Sanità - spiega Gabriele Sola - perchè in altre regioni d'Italia la 'cura chirurgica' messa a punto dal professore è già in fase di sperimentazione. In Lombardia non ancora. La nostra Regione, che si ritiene all'avanguardia in àmbito sanitario, non può restare indietro".
"Non sta certo alla politica - prosegue Sola - validare le teorie di Zamboni, ma è un nostro dovere favorirne la sperimentazione attraverso le strutture sanitarie della nostra Regione. Farlo subito, tra l'altro, ci permetterebbe di stroncare le odiose speculazioni a cui purtroppo già assistiamo, sia in Italia sia all'estero, sulla pelle dei malati, disposti a pagare decine di migliaia di euro per un intervento di angioplastica".



http://www.bergamonews.it/lombardia/articolo.php?id=36306

lunedì 10 gennaio 2011

Morale della favola compleannistica...

Stamane il festeggiato ed io ci svegliamo tossendo e starnutendo come non mai: Rudy è influenzato già da qualche giorno ma per fortuna non ha febbre, mentre io l'ho beccata in pieno proprio tra ieri ed oggi.
Sto 'na pezza...
Colazione e primo regalo della giornata: gli piace molto il mio vecchio mappamondo, che usa come abat-jour ma è tutto ammaccato ed ha ancora l'ex U.R.S.S. perciò gliene abbiamo regalato uno nuovo.
Di giorno mappamondo, di notte planetario.
"Vedi, amore? Quando è spento c'è il Mondo con l'acqua e la terra, quando è acceso c'è il cielo con tutte le stelle..."
"...e dov'è il nonno Lele?"
"..."
Non fa una grinza. 
Quest'anno è morto mio suocero, come spiegarlo a Rudy, così piccolo? Il nonno Lele è morto, è andato in cielo: qui al cimitero c'è la foto e noi veniamo a salutarlo, lui invece ci vede dal cielo... se quando accendi il mappamondo diventa il cielo con le stelle ci sarà anche il nonno Lele. Qual'è la stella del nonno?
"Scegli la stella che ti piace di più, quella diventa la stella del nonno Lele."
Ed intanto Marco, sotto la scorza d'Agricolo, aveva i lucciconi.

Pranzo dai miei e "festa di compleanno".
Dirò solo che eravamo in una quindicina, che abbiamo dovuto aspettare mezz'ora la famosa vicina di casa di mia madre ("Guarda che viene anche la ***** " - Lo so. - "..Chi te l'ha detto???" - Mamma, è una settimana che mi dici che bisogna invitarla perchè lei ci ha invitati al compleanno di sua figlia: era ovvio che le dicessi di venire. - "Non è vero, perchè mi ha telefonato prima chiedendo se ci fosse Rudy e dicendo che veniva su una scappata a portargli il regalo!!!" - Eh, allora diciamo che il mio quinto senso e mezzo mi ha preavvisato che ci sarebbe stata anche lei. -) e che mia mamma voleva mettere tre posate per servire la torta, perchè "le forchettine di plastica piccole non le ho trovate, magari i bambini con quelle grandi fanno fatica... e se poi c'è la crema dentro la torta? Meglio mettere anche i cucchiaini."
"Mà, non siamo ad un pranzo di nozze: le forchette di plastica bastano e avanzano. E poi, scusa, hai fatto fare la torta e non sai se c'è dentro la crema?"
"Mica l'ho fatta fare io, la torta!"
"...E chi l'ha fatta fare??? Mia sorella gobba???"
"L'ha fatta fare tuo padre!"

In ogni caso, questa è la famosa torta. Per la cronaca, le ruspe e gli alberelli sono giocattoli: specifico perchè c'è stato chi, vedendola da un metro di distanza, ha pensato a delle decorazioni di zucchero particolarmente elaborate.

Non vi dico la reazione di mio marito, L'Agricolo, quando si è visto una torta-cantiere invece di una ruspa disegnata come era stato preannunciato: "ma #§@°°$#&##* !!! 

venerdì 7 gennaio 2011

Battaglia persa...

...ci ho rinunciato.
"Allora, per domenica abbiamo ordinato una chantilly senza liquore con disegnata una ruspa, che a Rudy piace, ed abbiamo comprato quelle candeline che al posto dello stoppino hanno la miccia e dopo pochi secondi si riaccendono da sole.
L'abbiamo fatta fare per dieci-dodici persone".
".................. va bene, mamma."

giovedì 6 gennaio 2011

Terzo round...

Telefona mio padre:
"Senti, ma allora domenica che vuoi fare?"
"......................
.......................
*kàààrma....devo stare kàààrma*
...Pà, noi veniamo lì per pranzo: fate quello che volete, fai fare alla mamma quello che vuole ma io non ne voglio sapere più niente, per favore."
"Lascia stare la mamma che è per aria: ho chiesto TU cos'hai intenzione di fare..."
"Ed io ti ho detto che non ho intenzione di fare niente: veniamo a pranzo da voi, torniamo a casa, dopo cena passano una corsa i miei cognati coi bambini e la mamma di Marco ma solo per mangiare una fetta di torta al volo che c'è il piccolo con l'otite e gli altri due, il giorno dopo, devono andare a scuola."
"Quindi nel pomeriggio non invitiamo nessuno?"
"...Papà, te lo sto dicendo da due giorni: fate quello che volete. Non ne voglio più sapere niente. Fate quello che volete e quando avete organizzato mi dite come stanno le cose, ma non chiedetemi più niente perché tanto non prendete in considerazione nulla di quel che dico. Se la mamma è per aria io non sono da meno: state facendo un affare di stato per un compleanno, santo cielo, come se a Rudy importasse qualcosa: quando andrà all'asilo gliene fregherà qualcosa della festa con i compagni, gli amichetti e tutto il resto, ma ora compie tre anni, rendetevene conto! Cosa volete che gli importi se la torta è fatta dal pasticciere, se ce n'è una o se ce ne sono due oppure se i regali glieli danno tutti insieme o glieli portano a scaglioni durante la giornata, o qualcuno il giorno prima o quello dopo??? Rudy sarà contento quando si vedrà arrivare qualcuno che gli piazzerà in mano un pacchetto e gli dirà "Buon compleanno", punto! Cazzo gliene frega se sarà in anticipo o in ritardo..."
"...éét finìì??"
"......dillo un'altra volta e ti mando affanculo subito anche se sei mio padre."
"Va bene, allora faccio fare una tortina io per mezzogiorno."
Click. Tu...tu......tu...tu......tu...tu....

Festa di compleanno - secondo round.

Nuova discussione con mia madre.
"Per quante persone devo farla fare, la torta?"
"Conta noi, gli zii, i cugini ed i cuginetti: in tutto siamo in 18"
"E la XXX non la inviti? Lei ti ha invitata!" (Parlava di una sua vicina di casa: brava ragazza, per carità, ma che incrocio solo sporadicamente quando vado a trovare mia madre, la quale insiste a volermela far frequentare. A me, sinceramente, non interessa farlo.)
"Mamma, se vuoi invitare anche loro, va bene."
...e fin qui tutto normale.
Poi ha cominciato a degenerare perché se si avvisava anche le sorelle di mio padre non ci sarebbe stato posto per tutti, e lei doveva dirlo anche all'altra sua sorella ed all'altra sua nipote (ma fammi capire: la tua vicina di casa che so a malapena chi cazzo sia DEVO invitarla, e mia zia non la posso chiamare solo perchè è tua cognata e non ti sta particolarmente simpatica???), ed era tutto troppo faticoso per lei ED INSOMMA RICORDATEVI CHE ANCH'IO NON STO BENE E SE DEVO STAR QUI A DISCUTERE SAPETE CHE FACCIO??? I SOLDI DELLA TORTA PIUTTOSTO LI METTO NEL SALVADANAIO DI RUDY E MI EVITO ANCHE  TUTTO IL FASTIDIO E IL GIRAMENTO DI PALLE!!!!
"..."
Giuro, non ci ho visto più.
Come se qualcuno le avesse chiesto qualcosa, come se non avesse fatto tutto da sola.
Persino mio padre, che di solito prende le sue difese, le ha detto "ma che cazzo stai dicendo???"
Ha persino avuto il coraggio di dirmi che lei aveva capito che IO VOLEVO FARE LA FESTA.
Ed io di nuovo lì a ripetere le stesse cose dell'altro giorno. "No, non è vero, non mi hai detto così."
Ecco, una cosa che mi manda in bestia è quando mi si dice "non è vero."
Puoi dirmi "non ricordo in questo modo", "non ci credo", "non sono d'accordo" ma non dirmi "non è vero".
Perchè poi m'incazzo.

mercoledì 5 gennaio 2011

Spieghiamo bene un po' di cose...

La malattia, la scienza e l’informazione: il caso sclerosi multipla 


by Francesca Lombardo e Francesco Tabacco 

Oggi, nonostante il gran parlare che si fa di scienza, è diffuso nel nostro paese un preoccupante analfabetismo scientifico che impedisce, a chi produce informazione e a chi legge, di discernere le opinioni fondate da quelle infondate, di decidere su argomenti che riguardano la salute e quindi il vivere. 

È come se mancasse una grammatica per saper leggere i fenomeni, per affrontarli con consapevolezza e interpretarli. 
Il caso che vogliamo sottoporre alla vostra attenzione è una straordinaria scoperta scientifica che vede coinvolto il professor Paolo Zamboni, brillante chirurgo vascolare dell’Università di Ferrara, il quale propone, in collaborazione con il dottor Fabrizio Salvi dell’Ospedale Bellaria di Bologna, un approccio radicalmente alternativo alla comprensione, diagnosi e terapia della sclerosi multipla. 

In una conferenza a Londra nel 2006 spiega la sua “grande idea”: le placche della sclerosi multipla sarebbero, nel meccanismo della loro formazione, simili alle ulcere croniche delle gambe che lui conosce bene e sul cui meccanismo di formazione ha lavorato e pubblicato molto, un’infiammazione cronica causata da un’insufficienza venosa, un riflusso o ristagno del sangue, sulla sua via di ritorno dal cervello al cuore. 

Avrebbe avuto questo pensiero osservando casualmente tale riflusso eseguendo un normale Doppler delle carotidi alla moglie, portatrice di sclerosi multipla. Zamboni lo spiega editando pubblicazioni scientifiche relative ad osservazioni fatte su 65 pazienti con sclerosi multipla: avrebbero avuto tutti una serie di segni ultrasonografici indicatori di un riflusso/ristagno nella circolazione venosa cerebrospinale. 235 controlli lo avrebbero avuto molto di meno. 

Lo studio ha mostrato come queste anomalie, che incidono sul flusso del sangue, si presentino più frequentemente in pazienti affetti da sclerosi multipla. L’Insufficienza cerebro spinale venosa cronica (CCSVI), come viene definita da Zamboni, aumenterebbe di 43 volte il rischio di sviluppare la malattia. 

La scoperta ha successivamente trovato definitivo riconoscimento internazionale venerdì 4 settembre 2009 al Convegno mondiale di Patologia Venosa a Montecarlo, UIP 50. 

In questi ultimi mesi non si parla di altro tra chi si occupa di sclerosi multipla. Sarà vero? Sarà la sclerosi multipla alla fine causata da un’insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) e non più “solo” una malattia autoimmunitaria? 

Forse le ipotesi scientifiche attuali saranno da modificare. Nel frattempo, per confermare la sovrapposizione tra CCSVI e sclerosi multipla, il Jacobs Neurological Institute di Buffalo, New York, ha deciso di condurre uno studio su 1.100 pazienti affetti da sclerosi multipla e 600 volontari. In Emilia Romagna, e in altri quindici centri dislocati nelle diverse Regioni, a breve dovrebbe iniziare la sperimentazione diagnostica e clinica. 

Se, come ormai pare accertato, si dovesse dimostrare questo legame, una buona parte dei pazienti potrebbe avere notevoli benefici da un piccolo intervento mini-invasivo di angioplastica dilatativa delle vene, eseguibile in day hospital. Il trattamento curativo della CCSVI potrebbe, quindi, migliorare lo stato dei pazienti affetti da sclerosi multipla. 

Qual è stata la reazione della comunità scientifica e delle associazioni di sclerosi multipla in Italia, Canada e negli Stati Uniti? Essenzialmente un freddo atteggiamento dei loro porta-voce. Va considerato, d’altra parte, che sono in gioco forti interessi delle grandi industrie farmaceutiche, che hanno investito miliardi di dollari nello sviluppo di trattamenti farmacologici per la sclerosi multipla. 

Per quanto riguarda la reazione dei neurologi a questa “invasione di campo”, citiamo il professor Dake dell’Università di Stanford, che sul Wall Street Journal, in una recente intervista su CCSVI, afferma: “I neurologi non riescono ad accettare di aver sempre avuto la soluzione sotto gli occhi”. 

Contestualmente, i media italiani hanno mostrato un analfabetismo scientifico che ha raggiunto il livello di guardia. La scarsità di buona informazione ha lasciato spazio a nicchie che vengono prontamente occupate dalla pseudoscienza, dalla superstizione, dall’irrazionalità. In queste condizioni è difficile instaurare un rapporto corretto tra innovazione medico-scientifica, quadro istituzionale e politico e controllo democratico delle conoscenze scientifiche. 

Poco corretta informazione è stata data, purtroppo, anche dalla stessa AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ai suoi iscritti. Nel settembre 2010, il prof. Zamboni si è ufficialmente dissociato dalla sperimentazione AISM che non rispettando il suo protocollo, avrebbe alterato dati e risultati. Per questo un gruppo di persone affette da sclerosi multipla assieme ai loro familiari, amici, conoscenti, ha dato vita ad uno straordinario sodalizio, utilizzando l’opportunità fornita dal network. 

È evidente il bisogno costante di un’informazione corretta e libera per le persone malate di CCSVI, che chiarisca le correlazioni di quest’ultima con la sclerosi multipla. Per svolgere tale compito nasce l’Associazione CCSVI nella Sclerosi Multipla. 

Tutti, attraverso la nuova associazione, www.ccsvi-sm.org, nata nell’aprile 2010, si rivolgono alle istituzioni competenti con un messaggio corale che dice: “ascoltateci, siamo tanti”. Il gruppo è aperto a tutti, e taglia fuori la solitudine, compagna di vita di tante persone che, vuoi per timidezza, vuoi per indole, fanno implodere il dolore e non ne vengono fuori facilmente. 

Sherlock Holmes una volta disse a Watson: “tu vedi sì, ma non osservi”; ed Helen Keller, analogamente, dichiarò ad un amico: “come è tragico avere la vista, ma non vedere per mancanza di visione!”. Il filosofo David Naugle sottolinea che, se ci si approccia solo al piccolo indizio o a un singolo dettaglio, si può perdere la chiave per risolvere il problema. 

Paolo Zamboni, ha avuto il privilegio di “avere visione” e di osservare ciò che era sempre stato lì, qualcosa di semplice e suggestivo, ancora invisibile a tutti gli altri. È venuto, ha visto, ha avuto un’intuizione. Speriamo che, quando i suoi studi avranno convinto e trasformato in credenti gli scettici di oggi, ci uniremo tutti con il professor Zamboni a gridare: “Eureka!” 

Nel frattempo molti malati, incoraggiati dai risultati incredibilmente positivi, con i classici viaggi della speranza in Italia e all’estero affrontano a proprie ed esose spese l’impellenza della diagnosi e del trattamento. La nuova associazione ha più volte sollecitato, con incontri ufficiali, il sostegno del Servizio Sanitario Nazionale, ma i tempi vengono sempre procrastinati. 

E’ importante che il SSN provveda alla tutela di interessi così vitali per i suoi cittadini portatori di CCSVI. 
Personalmente (sono Francesca, una dei due scriventi) grazie al dott. Gabriele Giordano di Acerra (NA) per la diagnosi e al dottor Tommaso Lupattelli di Reggio Emilia per l’intervento di angioplastica, ho potuto costatare miglioramenti notevoli nelle mie condizioni di vita. Ma per raggiungere questi due medici, ho dovuto affrontare viaggi faticosi per noi con la stanchezza cronica tipica della SM. E’ per questo che tutti dovrebbero avere l’opportunità di avere medici formati e affidabili il più vicino possibile alle loro residenze e con la garanzia economica del supporto da parte del SSN. 

La Regione Marche è stata una delle prime ad attivarsi concretamente perché questo progetto andasse in porto ma le lungaggini burocratiche e non, hanno impedito anche a questa Regione, pioniera di iniziative concrete, di offrire il meglio di sè. 

Anche per questa nostra storia, che sarà ricordata come un momento storico per la medicina e la sociologia, sembrano appropriate le parole di Scopenhauer, che sin dall’inizio abbiamo assunto come nostro motto: “la verità passa per tre gradini: prima viene derisa e ridicolizzata, poi viene ferocemente contrastata, infine viene accettata come palese ovvietà“. 

Francesco Tabacco, Presidente nazionale associazione CCSVI nella sclerosi multipla (www.ccsvi-sm.org) 
Francesca Lombardo, socia dell’associazione 

Il testo originale lo trovate qui.

martedì 4 gennaio 2011

Portiamo pazienza...

Di mamma ce n'è una sola.
Per fortuna, perché ad averne due o tre tutte uguali alla mia sarebbe, spesso, un'istigazione al matricidio.
Domenica 9 sarà il terzo compleanno di Rudy e ieri mia mamma mi ha chiesto come intendiamo festeggiarlo.
"Niente di particolare, ma'. Non voglio fare un festone come per il primo compleanno, facciamo come l'anno scorso: una fetta di torta ed un bicchiere di spumante o di bibita, a metà pomeriggio dato che è domenica, tanto per far stare un po' insieme tutti i cuginetti."
"La torta la fai fare dal pasticciere o la fai tu?"
"La faccio io"
"E la dai solo ai bambini???"
"Perchè solo ai bambini, scusa? Chi la vuole la mangia!"
"Ma solo i bambini sono cinque, una torta non basta!"
"A parte che i bambini sono sette, perchè ci sono anche i cugini da parte di suo padre e non solo i tuoi nipoti, se non ti scoccia: basta fare due torte al posto di una. Dov'è il poblema?"
"E dove la vuoi fare, da me o da te?"
"A casa mia, scusa!"
"Ma perchè non fai qui da me la sera prima con i parenti di qui e quelli di Como, e poi domenica a casa tua con gli altri cugini?"
"....... senti, va bene: sabato sera lo festeggiamo qui con i parenti da parte tua, e domenica con gli altri."
Credevo fosse finita qui, invece stamane...
"Senti, ma la torta per quante persone devo farla fare?"
".....ma non ti avevo detto che le preparo io, le torte?"
"No, sì, vabbè, però è meglio farla fare e poi io ti ho detto che se la fai fare fai meno fatica, è che tu sei sempre attaccata a quel cazzo di computer e non mi ascolti mai!"
"No, mamma, sei TU che non ascolti quello che dico, o meglio: te ne freghi. Che senso ha chiedermi una cosa se poi ignori la mia risposta? Dimmi direttamente che vuoi far preparare una torta dal pasticcere per tuo nipote perchè fa più scena con tua sorella, i miei cugini ed i loro bambini."
"Non è per far scena, lo faccio per darti una mano. Poi stavo pensando di farla fare per domenica pomeriggio, che di sabato sera non so in quanti verranno... e poi a me non piace festeggiare il giorno prima..."
"Mamma, ci risiamo. Ma si può sapere perchè cazzo abbiamo parlato ieri, se oggi hai deciso tutto il contrario di quel che abbiamo detto??? Non facevi prima a dirmi che domenica pomeriggio volevi organizzare una festa per tuo nipote invitando solo i tuoi parenti ed occupandotene da sola? Mi giravano le palle lo stesso, ma molto meno!!!"
Morale della favola: domenica pomeriggio festa a casa dei nonni con i bis-cuginetti (figli dei miei cugini), domenica sera festa a casa nostra con i cuginetti (figli dei miei cognati).
E mio padre che passa in tarda mattinata a dirmi di portare pazienza, che tanto lo so che mia madre è fatta così, che ormai ha settant'anni, che non lo fa per cattiveria ma per darmi una mano...
Eh.
Io porto anche pazienza, ma che due coglioni!!!

Assistente (a)sociale.

Togliamoci un sassolino dalla scarpa...
A. è una giovane assistente sociale, fresca di studi in psicologia e quant'altro, che lavora nel Comune del mio paese ed in quello del paese vicino.
Quest'estate, tramite amici comuni, è venuta a conoscenza del mio stato di salute ed ha pensato bene di farsi dare il mio numero di telefono, di telefonarmi e di proporsi per aiutarmi ad inoltrare la pratica per ottenere l'invalidità o l'inabilità.
Voto 9 per l'intraprendenza, voto 4 - per come ha portato avanti la faccenda.
Intendiamoci: è una brava ragazza, magari sa fare anche bene il suo mestiere in generale, ma l'impressione che ha fatto su di me è stata bruttina, piuttosto e anzichenò.
Telefonata-fiume in cui parlava praticamente solo lei...va bene, lasciamola parlare. Finisce il discorso dicendo "Domani vado in ferie, mi richiami a fine mese così ci incontriamo e vediamo il da farsi."
Andrebbe bene anche questo, se non fosse che ad agosto ancora avevo la diagnosi di Sindrome Clinicamente Isolata con la quale è inutile fare richiesta per inabilità o invalidità.
Passa l'estate, arriva la fine di Ottobre e, trovandomi in Municipio, passo dall'ufficio Servizi alla Persona per incontrare A. e fissare un appuntamento per spiegarle che è ancora presto per avviare qualsiasi pratica.
Al primo appuntamento mi fa aspettare quaranta minuti perché stava parlando con una collega, pensava che non fossi ancora arrivata e non si è accorta che ho bussato, sono entrata, ho chiesto di lei ed un'altra sua collega mi ha detto "è occupata" (e poi ha detto a lei "A., è arrivata la signora del tuo appuntamento"), poi mi ha liquidata dopo dieci minuti perché le si sono accavallati gli appuntamenti.
In compenso, in quei dieci minuti si è messa a domandarmi la storia della mia vita perché "voleva conoscermi meglio per potermi aiutare meglio" indipendentemente dal fatto che fossi lì a spiegarle che ancora FOSSE TROPPO PRESTO PER AVVIARE QUELLA PRATICA DEL CAZZO.
Fissiamo un secondo appuntamento chiedendo di far partecipare anche mio marito, sempre per "conoscerci meglio" e se ne va con la persona dell'appuntamento dopo, il beone del paese che doveva essere accompagnato in clinica.
Mi sposta il secondo appuntamento un paio di volte, e nel frattempo vengo a sapere che ha parlato con mio padre, responsabile del gruppo di Protezione Civile nel paese vicino e che ogni tanto incrocia in quell'altro Municipio: ha, in pratica, fissato un appuntamento a lui per parlare della mia situazione.
Questo non mi piace. "Papà, non mi sembra il caso tu vada a parlare dei cazzi miei con A."
"Infatti non ci andrò: ha fatto tutto da sola, parlava, domandava e si rispondeva da sola..."
Quando arriviamo, io e mio marito, al secondo appuntamento ho un bel po' di punti da chiarire, ma non faccio in tempo a parlare: come si presenta a Marco comincia a fare domande su domande anche a lui, che per un po' risponde poi mi guarda e mi chiede: "glielo dici tu o ci penso io?"
"Faccio io, faccio io!!!"
Senti, A., io apprezzo il tuo entusiasmo, ma ho l'impressione che tu stia esagerando. Mi hai contattata di tua iniziativa per aiutarmi con la pratica di invalidità e ti ringrazio, tra l'altro ho da poco avuto la seconda ricaduta ed ora che la diagnosi è di SM recidivante-remittente si può anche fare, ma ti stai comportando come se noi fossimo qui a chiedere i sussidi dell'assistenza sociale del comune: domande sulla famiglia, il lavoro, la casa, il bambino, i nonni... hai saputo dagli amici comuni che il capo di mio marito è in ritardo di mesi con lo stipendio, va bene, ma noi non stiamo chiedendo nulla a te come assistente sociale, grazie per l'interessamento. Se mi vuoi aiutare con la pratica, ok, altrimenti vado al patronato e mi arrangio perché sinceramente mi trovo a disagio col tuo modo di fare, ti trovo invadente."
"Perché invadente? Io pensavo di darvi una mano, voglio solo conoscervi meglio..."
"Ti ringraziamo, ma l'aiuto non deve essere imposto se NON lo stiamo chiedendo, scusa! Vuoi un esempio di cosa intendo per invadenza? Fissare arbitrariamente un appuntamento con mio padre, nell'altro Comune in cui lavori, per parlare dei fatti MIEI. ecco cosa intendo per invadenza. Ti informo che mio padre non verrà a quell'appuntamento."
Dopo di che, una rapida discussione sul fatto che secondo lei dovrei andare a farmi curare in un altro ospedale perché "ogni patologia ha il suo ospedale di riferimento", smontata facendole notare che forse ignora il fatto che il Valduce sia un Centro ad Alta Specializzazione per quanto riguarda la Sclerosi Multipla), un'altra su Zamboni e la CCSVI ("bisogna stare attenti con queste cose, non bisogna credere ai miracoli solo perché i vedono in televisione" - "Infatti è da mesi prima che le Iene facessero il servizio in tv che seguo il lavoro di Zamboni in Rete tramite la sua Fondazione e diversi forum indipendenti, tu hai mai provato a leggere i referti medici o ti sei fermata ai comunicati aism?"), una ancora su se fosse meglio scegliere inabilità o invalidità, ma qui mi ha consigliato bene (se scelgo di portare avanti la pratica di inabilità e mi viene accettata potrebbero riconoscermi un contributo ma non potrei lavorare, mentre finché riesco vorrei fare un part-time una volta che Rudy andrà all'asilo. Se mi accettano l'invalidità potrò lavorare e quando peggioro passare all'inabilità, ma dall'inabilità non posso passare all'invalidità.) ed alla fine, mentre mi mettevo giacca e cappello per andare via l'ultima chicca: "Interessante, quel teschio con le tibie incrociate che hai sul berretto. Dopo ti spiego perché l'hai scelto ma prima dammi la tua versione..."
Tacitarla è stato un obbligo morale, per me: "L'ho scelto per nostalgia. In una mia vita precedente ero un cartello di pericolo su un traliccio dell'alta tensione."
Il mio vecchio blog cinico&cattivello sarà anche scomparso, ma Spiraledifollia Is Back On The Bastard Road, baby...

lunedì 3 gennaio 2011

CCSVI - pare di no...

Questo pomeriggio ho fatto l'esame dell'Ecocolordoppler per la diagnosi della CCSVI (per maggiori informazioni su cosa sia questa patologia, cosa c'entri con la Sclerosi Multipla ed in cosa consista l'esame rimando QUI, poi QUI ed infine QUI ).
Pare che io non ce l'abbia.
Non so se dirmi contenta o delusa.
Certo, una patologia in meno: dovrei esserne felice. Però se avessi anche la CCSVI ed alcuni dei miei sintomi si spiegassero con quella patologia e si potesse rimediare con la cosiddetta "Liberazione"... sarei più felice.
Ovviamente curando la CCSVI non si guarisce dalla Sclerosi Multipla, sarebbe idiota pensare l'opposto: i danni ai neuroni non scompaiono stappando un paio di vene. Vero è, però, che malati di Sclerosi che prima della liberazione avevano diverse ricadute annue dopo l'operazione effettuata due-tre anni fa non hanno avuto più ricadute o ne hanno avute un numero incredibilmente minore rispetto a prima: dati reali, riportati anche negli ultimi convegni internazionali di Neurologia sulla Sclerosi Multipla.
Questo era quello che speravo di poter ottenere: un rallentamento della progressione della malattia.
Però, a quanto è risultato dall'esame di oggi, tutto il mio ragionamento è nullo poiché non è stata evidenziata nessuna stenosi e nessun reflusso nelle mie vene intra ed extracraniche.
L'apparecchio usato era un Esaote, il dottor A. ha seguito, a settembre, il corso di tre giorni del Professor Zamboni a Ferrara ed è uno dei migliori ecografisti della provincia di Como. É molto gentile, simpatico, empatico e mi ha spiegato passo per passo quel che stava facendo, così come mi ha spiegato che un corso di soli tre giorni non lo rende esperto nella diagnosi della CCSVI, pur avendo lui vent'anni di mestiere alle spalle. Anche questa sincerità m'è piaciuta.
Potrebbe essere comunque un falso negativo, perciò aspetto ancora la chiamata degli altri due ospedali in cui dovrei essere in lista per lo stesso esame.
Dico dovrei perché, a tutt'oggi, non ho ancora ricevuto notifica di nessuna data d'appuntamento: le liste d'attesa per eseguire l'esame via Servizio Sanitario Nazionale nei pochissimi ospedali italiani che accettano di farlo INDIPENDENTEMENTE da AISM e FISM sono lungherrime.

Sempre dolori neuropatici.

Il problema di questi dolori è, appunto, che sono neuropatici.
Io sento male alla mano, al braccio, al piede e così via ma il vero dolore non è lì: è nella testa.
Con questo non si intenda "il dolore te lo inventi", ché così sarebbe troppo semplice: il problema è nelle placche di neuroni danneggiati dagli attacchi della Sclerosi Multipla, in quelle aree del cervello in cui la mielina, sostanza che ricopre i nervi, è già stata danneggiata.
Gli impulsi nervosi partono dagli arti e dal resto del corpo, arrivano ai neuroni delle aree danneggiate e vengono recepiti malamente. Nella fattispecie, vengono recepiti costantemente come "AHIA! BRUTTAMISERIA  CHE MALE!!!"
Qualcuno mi chiede "Ma non puoi fare niente per questi dolori? Non ti possono dare niente?"
Eh.
Gli unici farmaci che potrebbero essere utili sono della categoria degli antiepilettici: farmaci in grado di "addormentare" parzialmente i neuroni danneggiati e far loro recepire meno dolore, a quanto ho capito della spiegazione che mi fece la neurologa.
Il primo farmaco provato, il Gabapentin, non ha funzionato per nulla: i dolori aumentavano, ho avuto alcuni effetti collaterali (aumenti degli attacchi di emicrania in primis) e durante il periodo di assunzione mi è pure arrivato il secondo poussèe (termine sclerato per ricaduta).
Ora sto provando il Pregabalin, ma non sono ancora arrivata al dosaggio minimo per ottenere dei benefici (come tutti i farmaci di quel genere, bisogna assumerlo "a tappe") ma, almeno, per il momento non si avvertono effetti collaterali di sorta.
Speriamo bene.
É piuttosto destabilizzante sapere che, ad esempio, il dolore che sento nel braccio non è nel braccio, non è un dolore "vero", perchè il dolore c'è. Fa male. É forte.
É una cosa strana ma di cose strane, in questi mesi, me ne sono capitate a josa.
Come usare elettrodomestici che vibrano: frullatori ad immersione, phon, aspirapolvere e quant'altro.
Quando ho usato per la prima volta un elettrodomestico dopo il mio rientro a casa, dimessa dall'ospedale dopo il primo ricovero, è stata un'amara sorpresa: facendo la marmellata di peperoncini, ho usato il minipimer... una volta spento, la mano ed il braccio vibravano.
Materialmente non si muovevano, ma la vibrazione mi riverberava nei nervi. Ha continuato per più di un'ora, ed io mi guardavo la mano, attonita.
É stata la prima volta che ho pianto per me stessa, per la mia malattia, per la presa di coscienza che il mio corpo si stava ammutinando.

Dolori neuropatici.

"Hai la sclerosi multipla, ok, ma tu cosa senti?"
Eh.
Io sento male.
Sento male a quasi tutto il lato destro del corpo. Alcune zone del viso, mano, polso, avambraccio, spalla, parte alta del dorso, piede, stinco, ginocchio, anca ed ogni tanto zona lombare.
Il dolore è sempre presente, 24 ore su 24, come se mi "soffriggessero" i nervi, una sensazione come quando sei sotto i cavi dell'alta tensione e senti quel ronzio... però il ronzio ce l'hai localizzato in quei punti del corpo, e fa male. I muscoli si stanno irrigidendo, gamba e braccio sono più deboli e c'è una cosa che mi fa letteralmente impazzire: sembra di indossare costantemente una manica ed una calza troppo strette, di due taglie più piccole. Il senso di compressione è orribile e difficile da spiegare, perchè nello stesso tempo sembra che il braccio e la gamba si gonfino verso l'esterno. Anche al torace il senso di compressione è qualcosa di brutto, come se una mano spingesse tra la spalla ed il seno ed un'altra sulla scapola.
Ci sono giornate buone, giornate meno buone e giornate di merda: nelle giornate buone cammino piuttosto bene, muovo bene mano e braccio, mi stanco poco, il viso ha un formicolio leggero e "manica e calza" non sono troppo strette.
Nelle giornate meno buone mi si irrigidisce il collo del piede e lo stinco, si incricca un po' l'anca e zoppico; la mano è piuttosto rigida, così come la spalla. Il senso di costrizione è ad un livello piuttosto elevato, il formicolio al viso è fastidioso. Non riesco a stare sdraiata sul fianco destro, il solito sul quale dormo, perchè fa un male bestia. Mi stanco dopo due passi o solo dopo aver caricato la lavastoviglie.
Nelle giornate di merda ogni volta che carico il peso sulla gamba destra parte una scarica dal tallone all'anca. Uso un bastone per aiutarmi a camminare, così scarico un po' del peso e sento meno dolore. La mano è molto rigida e per tenerla aperta devo tenerla appoggiata da qualche parte, ma se la tengo aperta fa un male cane come la spalla. la "manica" e la "calza" sono intollerabili, e la metà destra del viso è come se fosse più pesante della sinistra. Ogni tanto arrivano delle fitte a random: piede, mano, anca, spalla, avambraccio. Dove capita, capita. Mi stanco solo ad alzarmi dal letto, al mattino.
Non c'è modo di prevedere quando sarà una giornata buona e quando no. Un po' dipende dal tempo, come per le nonnette artritiche. Non sto scherzando, proprio come per le nonnette con l'artrite.
Umidità e vento non mi vogliono bene.
Però ho notato che le giornate in cui i dolori sono più forti non sono quelle umide o piovose, anche se quelle rimangono brutte giornate: le peggiori sono quelle serene ma ventose.

sabato 1 gennaio 2011

Lavori in corso

 Trattasi già di un notevole passo avanti.
Non che abbia una gran fretta di compiere i passi successivi...