martedì 14 giugno 2011

Risollevata, almeno un po'.

L'ho cercata per due giorni, e finalmente oggi son riuscita a parlare con la dottoressa C. e spiegarle i nuovi sintomi che mi sento al volto, collo e testa da quando son stata dimessa ad oggi: esclude una ricaduta, mi ha spiegato con chiarezza che è difficile si tratti di un nuovo attacco o di un riattivarsi di nuove placche, dalle zone interessate che le ho descritto sarebbero troppe le zone attivate in contemporanea: dal cervello al tronco encefalico e più in giù ancora. È molto difficile che succeda una cosa simile, soprattutto essendo ancora sotto cortisone, mentre è quasi certo che si tratti di una reazione al cortisone stesso. In pratica è una "finta crisi", sintomi simili ma non dovuti alle crisi vere e proprie. Mi ha consigliato di assumere vitamina B12, cosa che ho sentito già da altri "sclerati" per i sintomi neuropatici, che dovrebbe portare giovamento e mi ha detto che secondo lei in pochi giorni dovrebbe rientrare tutto il "fastidio", chiedendomi di sopportare: non farebbe nient'altro, per non sovraccaricare l'organismo di farmaci non necessari.
Ora: c'è un abisso dal suo modo di spiegare a quello della dottoressa B. Innanzitutto mi ha molto tranquillizzata, mi ha spiegato molto bene il perché ed il percome non dovevo preoccuparmi e non poteva essere un altro attacco e soprattutto non mi ha fatto sentire una cogliona se mi sono spaventata e se ho chiesto informazioni "stupide": "Ci mancherebbe, signora" - ha detto - "lei cerchi di stare tranquilla, mi rendo conto che è una situazione disagevole e che lei non sappia che pesci pigliare: lei chieda sempre e man mano imparerà da sola a riconoscere cosa è una crisi da cosa non lo è."
Sì, decisamente c'è un abisso.

9 commenti:

  1. passo per lasciarti un abbraccio... e ricorda che 'chiedere' quando non si sa... non è mai stupido. mai. è segno di grande intelligenza, invece.

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  2. Grazie, MadiS.
    Anche secondo me non è mai inutile né sciocco chiedere quel che non si conosce: si impara, si capisce. Se non si è capito, si richiede... "domandare è lecito, rispondere è cortesia", così mi insegnarono, così mi piace applicare nella vita sia nel chiedere che nel rispondere.
    Proprio per questo poco tollero quando incontro chi, per un motivo o per l'altro, non risponde. ;o)

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  3. le dottoresse anaffettive saccenti primedellaclasse che sembrano fatte apposta e godere nel metterci a disagio sciorinando paroloni in medichese. non le tollero.

    le capesala che dicono 'mi satura 92 ed è apiretico', anziché 'il sangue ha abbastanza ossigeno e non ha febbre', le metterei di fronte a un'insegnante che, anziché dire 'suo figlio è respinto', dice 'i livelli minimi di competenze richieste dal coordinamento disciplinare non hanno raggiunto nel caso specifico delle prove somministrate a suo figlio un esito soddisfacente'. e vediamo chi vince. :-(

    non sopporto chi si fa scudo del suo titolo di studio per non comunicare in modo corretto e far sentire gli altri inferiori.

    detto questo, ti sono vicina. ma questo già lo sai. :-)

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  4. Giàsssssò, Lau, e ti ringrazio.
    Non è tanto un discorso di "diatriba dialettica", ché medichese o no la Dottoressa B. ha poca speranza di vincita anche con me, ha perso alcune battaglie ed è anche questo che me la rende ostica, con fortissime probabilità. Non è il tipo "grandi paroloni ed ho ragione io perché tu sei ignorante" ma il tipo "ma figurati se tu puoi aver ragione: sei ignorante. Quindi non prendo in considerazione quel che dici".
    Il discorso di fondo è sempre il suo sentirsi superiore in quanto "non ignorante", ovvio, ma è un pizzico diverso. Reputo peggiore il secondo caso, perché permeato di... ignoranza ;oP

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  5. infatti...ora cerca di riposare e stare tranquilla...dai tempo al cortisone di spegnere l'infiammazione, e ti mando un grosso abbraccio!
    leucosia

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  6. Grazie, Leucosia.
    Purtroppo riposo e tranquillità, manco a farlo apposta, proprio questa settimana sono mete lontane: Rudy ha la febbre alta da oggi, forse la tonsillite (vedremo domani dalla pediatra), L'Agricolo fortemente influenzato, questioni organizzative per un evento a settembre che sto mettendo in piedi e che giustappunto in questi giorni abbiam dovuto decidere facendo chilometri in macchina ed ore al pc ed al telefono, i miei genitori che, beh... fanno "i miei", quindi... ;oP
    Un grosso abbraccio anche a te, soprattutto adesso (mi sa che ho proprio qualche problema io ad accedere sui commenti wordpress, perché è successo ancora che mi dicesse "errore" mentre cercavo di commentare. A meno che non fosse, per la seconda volta, mentre vi lavoravi dentro).

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  7. Ciao carissima.
    Leggo i tuoi post e mi chiedo che razza di reazioni avrei io se una cosa del genere capitasse a me.
    Essendo un ipocondriaco sarei già al manicomio, o forse sottoterra.

    Ho gia' affermato in un altra occasione che il tuo coraggio, il tuo modo di affrontare la cosa e' un esempio da seguire.
    Ti posto un abbraccio virtuale, con i migliori auguri.

    Capian A

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  8. Ohcapitanomiocapitano, mi accorgo solo ora che "di qua" non ti ho ringraziato... :o)
    Non so, non son poi così cosciente d'esser "un esempio", ma credo vada comunque bene finché non si faccia come le "comari d'un paesino" di deandreana memoria ;o)
    Grazie moltissimo.

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