lunedì 14 marzo 2011

Come si suol dire: "non ci vuole una scienza..."

Fermo restando che "domandare è lecito, rispondere è cortesia": compatisco quelle persone che, in Internet, pongono domande "inutili" su forum, guestbook o bacheche di Facebook.
Definisco quel che intendo io per "domanda inutile": quella domanda scritta in un posto in cui non hai una risposta immediata da parte degli altri utenti più ferrati nel dato argomento (magari passano solo ore, magari passano giorni interi), quella domanda scritta in un posto che magari lì a lato o sopra, bene in vista, ha una sezione dedicata proprio a quello che stai chiedendo (esempio classico: andare nel sito di un cantante a caso, con in bella mostra un banner "pincopallo! il nuovo album! dal 20 dicembre!" e chiedere "quando esce il disco nuovo?") oppure quelle domande alle quali si può rispondere da soli con una banale ricerca in Rete.
Google is the way.
Non ti piace Google? Di motori di ricerca ce ne sono a iosa. Usali.
Hai sentito una canzone ma non sai il titolo, però ti ricordi tutto il ritornello. Magari sai anche chi la canta.
Cosa la chiedi a fare in giro? Cercala: una manciata di secondi e ti passa lo spavento.
Avevi letto un libro tanto tempo fa... parlava di questo e quell'altro... c'era un cavallo che si chiamava così e un tasso, e un nano.... non mi ricordo il titolo....
Metti quelle quattro cose che ricordi come chiavi di ricerca e poi smazzati i risultati, e vedi un po' se trovi qualcosa che ti fa suonare un campanello in testa, no?
Ma forse il problema è proprio "smazzarsi i risultati": se quel che si cerca non è tra i primi tre o quattro, allora passa la poesia, eh?
Non viene mica in mente di cambiare un po' le parole della chiave di ricerca...
Ora: io non son certo un'hacker. Mi comprai il primo computer nel '98 e ne ero totalmente digiuna: una ragazza della mia compagnia che ne era pratica mi insegnò i rudimenti e poi partii all'esplorazione di programmi, cartelle e "ma se vado a vedere qui, che cosa trovo?"
Ebbi la connessione ad Internet solo tre anni dopo, nel 2001: usavo il portale di Virgilio, seguivo tre o quattro siti fissi ed una chat (in mIRC) ma con una curiosità come la mia Internet è il Paese del Bengodi: viene in mente qualcosa, la si cerca. Prima o poi la si trova. Non è poi tanto difficile capire se e dove si sbaglia, quando non si trova qualcosa...
Però bisogna avere la voglia di cercare, 'ttana galera! Facile essere abituati alla "pappa pronta", alla pigrizia da "google alert" che ti riporta le news dell'argomento selezionato direttamente sulla tua casella di posta, a sentirsi debitamente informati perchè magari hai fatto un giro sulla home page di un tg online o sei passato sul sito della testata giornalistica preferita!
Se poi ti vien la curiosità di sapere se la persona che vive in giappone ed ha scritto in un determinato posto otto/nove anni fa sta bene, ma non hai la mail per contattarla, dato che sei in grado di linkare un articolo che riporta nome della città e di ben due luoghi di lavoro di questa persona invece di chiedere "qualcuno sa qualcosa?" potresti anche essere in grado di cercare se quei posti (una radio cittadina ed un pub) hanno un sito web... Magari, sai, la curiosità di vedere dove sono posizionati in quella città, così vicina all'epicentro del terremoto... un giro con google maps, "trova + il nome della radio/il nome del locale"...
Magari scopriresti che il sito della radio non esiste più, ma scopriresti che nel sito del locale c'è anche un blog. Aggiornato al giorno 13-03-2011.
Sì, quella persona sta bene.

7 commenti:

  1. ma come mai il mio commento di ieri non compare? che sega informatica che sono...:-(

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  2. Magari non sei "una sega informatica", Lau, ma qualcosa è andato storto senz'altro: quando qualcuno commenta mi arrivano gli avvisi via e-mail di "commento postato" e di tuoi, ieri, non ne sono arrivati :o/

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  3. sai che ci ho pensato anche io a quella persona.
    E prima che capitasse il terremoto.
    Volevo quasi fargli visita.

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  4. @Mattia: lontanuccio, da dove stai tu, o sbaglio? Certo sarebbe più fattibile andarlo a trovare con un volo "interno" che con uno intercontinentale ehehhe.
    Se capiterà, credo che gli farà molto piacere.

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  5. Ma guarda, dovevo andare a Sendai giusto questo week end per lavoro (saltato tutto, ovviamente).
    Volevo cogliere l'occasione...

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  6. Eh, immaginavo che non ci passassi per caso, lì a milleochisaquanti chilometri di distanza, e che ora sarà un gran macello in quella zona.

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  7. Uh, quanto quoto questo post... sembra che certe persone siano davvero troppo abituate alla 'pappa pronta'...

    Mi chiedo se a volte le cose più ovvie e banali non si prendano più in considerazione in quanto tali... :-(

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