martedì 8 febbraio 2011

Un mese di Copaxone, Lyrica ed ultima visita.

Ormai mi faccio le pere da un mese e tutto va bene.
Grosso modo non ho fastidi: uso l'autoiniettore (mi trovo meglio, è più pratico), cambio diligentemente a rotazione i punti dove bucarmi, tiro fuori dal frigo la siringa una mezz'oretta prima di fare il tutto, poi mani pulite, disinfetto la parte, regolo la fuoriuscita dell'ago a seconda della zona da bucare e mi faccio la pera.
I primi tempi ho fatto qualche sbaglio con la regolazione dell'ago: sopravvalutavo la mia ciccia e mettevo il regolatore sul 10 o sull'8, ma usciva troppo sangue e rimanevano i lividi per giorni.
Ora mi sono assestata sul 6 e sul 4 per le braccia, a seconda della zona, sull'8 e sul 6 per le gambe e la pancia, sempre a seconda della zona.
Di norma non sento più quasi nulla, a parte un po' di bruciore: la zona si gonfia e si arrossa per un paio d'ore poi sparisce tutto, tranne quando faccio l'iniezione alle braccia... lì fa più male, a volte il bruciore prende metà braccio fino all'ascella e si ramifica verso il fianco ed il petto ma anche in questo caso dura giusto un paio d'ore.
Fortunatamente ancora non m'è capitato nessuno di quegli effetti collaterali bastardi come la nausea, le "scalmane", il senso di costrizione al torace, l'affanno e le palpitazioni, ma se anche dovessero far capolino dovrebbero andarsene ancora più in fretta degli altri.
L'unica nota dolente è che nei punti d'iniezione dell'altro ieri (pancia, cinque centimetri a sinistra dell'ombelico e tre centimetri sotto) e del giorno prima (gamba sinistra, cinque centimetri sopra il ginocchio, lato superiore andando verso l'interno della gamba) sono rimasti dei "noduli" dolorosi e la zona prude: pare che abbia sbagliato la lunghezza dell'ago, quindi la profondità dell'iniezione, ed il farmaco faccia fatica ad assorbirsi o roba del genere, quindi devo massaggiare e tante belle balle, e mettere un po' di crema per attenuare prurito e dolore.
Ma va da sé: chi non fa non falla.

Per quanto riguarda il Lyrica per i dolori neuropatici pare che abbiano azzeccato: "manica" e "calza" sono notevolmente migliorati. La gamba va molto meglio, il braccio ha ancora problemi ma non quanto prima.
Certo, due scatole di Lyrica mi durano una settimana e questo vuol dire fare ogni settimana la fila dal medico per una semplice ricetta, oppure telefonare al medico e passare a ritirarla sempre una volta alla settimana perchè devo prendere 100mg di farmaco in due somministrazioni da 50mg giornaliere, ma giustamente le confezioni con le capsule da 50mg NON SONO MUTUABILI, quelle da 100mg non sono divisibili ergo restano solo quelle da 25mg che uso ora. E vabbè...

Il primo febbraio ho fatto la visita di controllo e giusto perchè era il mio compleanno ho trovato un bel regalo: ora che ho la diagnosi di Sclerosi Multipla Recidivante Remittente mi visitano all'Ambulatorio Sclerosi e non più in Neurologia e mi hanno cambiato medico. Ora mi segue la dottoressa C. e ne son più che felice. Non che abbia qualcosa contro la dottoressa B. che mi seguiva prima, ma la dottoressa C. mi fa sentire più tranquilla. In più, è a lei che si deve il fatto che il Valduce stia diventando Centro di Sperimentazione per il Metodo Zamboni: questo, ai miei occhi, vale parecchi punti. Altri punti li ha guadagnati quando le ho chiesto, appunto, della sperimentazione e di come mai non sono andati avanti con l'Aism-Fism come sembrava dovessero fare lo scorso anno: "noi non siamo né pro né contro nessuno, ma se vogliamo fare sperimentazione scientifica dobbiamo farla correttamente" è stata la sua risposta. Non è strettamente pro-Zamboni ma vuole capire come stanno le cose: per capirle deve seguire delle procedure. Le procedure sono quelle di Zamboni, quindi segue quelle.
Tanto di cappello alla dottoressa C.
Ribadisco di non avere nulla contro la dottoressa B. che mi ha seguito fin'ora, ma tanto per intenderci quando le chiesi il suo parere sul discorso Zamboni lei, specializzanda fino a due mesi prima, se ne uscì dicendo testuali parole: "adesso questo se ne salta fuori che è colpa delle vene... se risulta che la SM è un problema angiologico e non neurologico vuol dire che noi neurologi non abbiamo mai capito un caz.....volo!" (Lì la mia risposta uscì praticamente da sola:"Dottoressa, con ogni probabilità ci fu chi rise in faccia anche a Fleming ed alla sua muffa, ma senza non avremmo avuto la penicillina...").
Comunque, la visita non ha evidenziato niente di nuovo rispetto all'altra volta (la visita di dimissioni dopo il secondo attacco me l'aveva fatta sempre la dottoressa C.) e per quanto riguarda i dolori alla mano mi ha consigliato di farmi vedere dal mio medico curante per fissare una visita specialistica perchè secondo lei non è un problema prettamente legato alla SM ma c'è dell'altro. E ri-vabbè... annàmo bbene.

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