giovedì 7 giugno 2012

Gli SMS solidali: dove vanno a finire i soldi per i terremotati?

In vent'anni di volontariato in Protezione Civile di polemiche e casini ne ho viste a bizzeffe, non nascondo che qualche volta il nostro gruppo ha anche contribuito a crearne.
Perché da volontari son vent'anni che ci scorniamo con il Dipartimento, con quelli che se ne stanno belli belli giù a Roma a diramar direttive del cazzo, che arrivano in elicottero a dare un'occhiata quando c'è qualche disastro mentre noi siam lì a fare quel che c'è da fare, si fanno scattare qualche foto, dicono due parole di circostanza e ripartono.
Non capendo mai una beneamata fava di come funzionano realmente le cose giù in basso, tra le persone normali e reali, in situazioni straordinarie come può essere questa dell'emergenza emiliana.
La new entry tra le polemiche legate alla Protezione Civile è "non fate l'SMS di donazione, non si sa dove finiscono i soldi, quelli donati per L'Aquila sono addirittura stati dati in prestito ai terremotati invece di essere usati per gli aiuti! Sono finiti alle banche ed usati per erogare prestiti!" (vedi articoli tipo questo).
Parte lo scandalo.
Parte l'incazzatura.
Parto, io, in quarta.
Perché da volontaria, come la maggior parte di noi sono tra i primi a non fidarmi più del Dipartimento di Protezione Civile. Combatto contro le sue magagne fin da quando avemmo a che fare con il sisma del '97, all'epoca c'era Bertolaso al primo incarico, ma tanti venuti giù con la piena nemmeno sanno che è stato due volte a capo del Dipartimento. Continuano a citare lui ed i casini fatti a L'Aquila, e nessuno si ricorda di Barberi e della Missione Arcobaleno. Ed anche lì chi s'è fatto il culo in Albania come me ne ha ben d'onde di non fidarsi troppo di chi sta a monte...
Chiedo quindi al presidente del mio gruppo, provinciale, di contattare il nostro presidente nazionale e chiedere di informarsi per vie ufficiali sull'effettivo corso dei fondi ottenuti con gli SMS solidali, nel frattempo qualcun altro, il giornalista Marco Castelnuovo de LaStampa, ha già fatto il lavoro e lo spiega in questo articolo.

Le polemiche ovviamente son dure a morire, soprattutto in Internet, dove i botta e risposta in Twitter o Facebook posson portar via delle ore se non delle giornate, e stamane quando al primo link ho risposto con il secondo dicendo che qualcuno ha fatto chiarezza, ma mi si chiede dov'è che sia questa chiarezza, che mica la si nota...
Mah.

Per me è chiaro che i soldi non sono stati usati per erogare prestiti, perché, come dice l'articolo de La Stampa "Sono stati usati come garanzia, ma non spesi. A fronte della garanzia, le banche hanno erogato microcrediti con fondi propri": quindi chi ha avuto bisogno di un microcredito per rimettere in sesto la propria attività lesionata dal sisma l'ha ottenuto senza dover dare le solite garanzie alle banche, perché questa onlus garantiva per lui per mezzo di questi fondi. Se ancora non è chiaro il concetto, il link riportato proprio dall'articolo di Nocensura ha al suo interno un altro link al sito della onlus incriminata, la Etimos, che spiega per filo e per segno come funziona questa storia.
Leggetelo bene fino in fondo: dice che quei famosi 5 milioni di euro, grazie all'assenza di inadempienze nel rimborso dei microcrediti, sono ancora intatti ed alla fine del periodo concordato per il progetto (nove anni, quindi ne mancano sei) verranno restituiti alla Regione Abruzzo, che deciderà autonomamente come usarli per la popolazione.

Mi sta bene, come utilizzo e soluzione dei fondi ottenuti tramite SMS?
No, io sono volontaria, lo ripeterò fino alla nausea: io son di quelli che si porta aiuto immediato, con le proprie mani. Fatico a concepire un aiuto spalmato su un tempo di nove anni con riscatto finale.
Ma son anche di quelli che quel che è giusto è giusto: quei soldi non son stati prestati a nessuno.
Sono stati usati per far ottenere prestiti a gente che non aveva più nemmeno la camicia da dare come garanzia, alla banca.
Non mi va bene, come cosa, avrei preferito un'altra soluzione, ma quel che è giusto è giusto.

Per me è chiaro che i fondi raccolti per L'Aquila erano quasi 68 milioni e non 5, come dicono nell'articolo di Nocensura, e che quindi non tutti i soldi donati e raccolti hanno fatto il famoso iter per il progetto a garanzia dei microcrediti. Dato verificabile qui, come precisa l'articolo stesso. Quindi, tra un articolo e l'altro, mi par chiaro che il primo mi sta fornendo dati incompleti e non precisi e notizie non verificabili istantaneamente (non mi mette un link diretto) né, con ogni probabilità, verificate. Il primo articolo mi fa pensare che tutto il denaro raccolto per L'Aquila sia stato utilizzato per erogare prestiti ai terremotati, ma come abbiamo visto, non è vero.

Per me è chiaro che a gestire i fondi raccolti non sarà la Protezione Civile, e qui tiro un bel respiro di sollievo, ma i presidenti delle regioni colpite dal sisma: Vasco Errani per l'Emila in primis, coadiuvato da Formigoni per la Lombardia (qui mica son tanto sollevata...) e da Luca Zaia, se non erro, per il Veneto, e che ancora non esiste nessun progetto simile a quello dei microcrediti per il quale la Corte dei Conti abbia dato il benestare.

Per me è chiaro che ogni centesimo dei 2€ donati andranno devoluti in beneficenza, senza nessuna trattenuta da parte delle compagnie telefoniche né aggravio d'iva di sorta, ma che per ottenerli bisognerà aspettare che le varie compagnie riscuotano tutte le loro bollette dai loro abbonati che hanno mandato gli SMS, perché chi l'ha inviato da scheda prepagata è come se l'avesse dato brevi manu, mentre chi l'ha inviato da telefono sotto abbonamento riceverà la sua brava bolletta da pagare, e finché non l'avrà pagata il suo messaggino solidale è solo virtuale. Perciò, finché le compagnie telefoniche non rientreranno di tutti i loro crediti tramite le bollette, ovviamente non verseranno il corrispettivo.

Tutte queste cose, leggendo i due articoli, mi son chiare, perciò ho smesso di indignarmi e scrivere di anch'io "pare che i soldi degli sms per L'Aquila siano alle banche! Ci hanno fatto i prestiti agevolati". Perché l'ho scritto anch'io, da volontaria indignata.
Poi mi sono informata.
Rimango comunque dell'idea che gli aiuti sia meglio portarli con le vostre mani, o fateli portare dalle mani dei volontari.
Siamo in tanti, siamo presenti ovunque, sicuramente ne conoscerete qualcuno che sia degli Alpini, della Croce Rossa o Azzurra o delle Misericordie o delle Ricetrasmissioni... I volontari non si muovono solo quando "vengono spediti" dal Dipartimento, rimaniamo tali anche senza la divisa addosso.
Non è necessario aver la divisa per far volontariato.
E se volete farlo, se volete far qualcosa per l'Emilia, ma ancora non siete convinti della trasparenza degli SMS solidali potete dare un'occhiata qui per sapere cosa c'è da fare e di cosa c'è bisogno:
http://terremoto.volontariamo.com/

È abbastanza, come chiarezza?

6 commenti:

  1. preferisco nettamente non delegare nulla a nessuno, forse la mia visione é viziata dall'aver visto il funzionamento dall'alto, dalla vetta delle vette: croce rossa ginevra (e non aggiungo altro nemmeno sotto tortura) questo é quanto, con cripticità, spero vi basti XD

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    1. René e Balconaggio: faccio prima a fare un altro post per rispondervi, o dovrei spezzare il commento in nonsoquanti messaggi :o)

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  2. [spezzo il commento in più parti poichè eccede il nr caratteri consentito - Parte 1]

    Innanzitutto grazie! :-) Grazie per le informazioni che dai, grazie per la briga che ti sei presa e grazie per i toni costruttivi che usi, così rari a vedersi.

    :-)

    Premessa: qui o altrove potrai leggere miei commenti assai acidi ed aggressivi nei confronti della protezione civile...personalmente sto attendendo con i colori di guerra in faccia ed un pugnale di un metro intinto nel curaro...e se solo si azzardano a blindare e militarizzare le zone colpite si scatenerà l'armageddon :-) ma mai, in nessun caso, i commenti al vetriolo saranno da intendersi come automaticamente estesi a tutti coloro che operano sul campo.

    Direi che posso procedere.

    Vediamo prima su cosa siamo in accordo: non ci piace per niente che una quota parte del denaro sia usata come garanzia per le banche. Te li ho dati per chi è in difficoltà, li DAI a loro, a fondo perso (perchè non è roba tua) o li presti a loro a interessi ZERO, non agevolati. ZERO.

    Altrimenti li chiedi dicendo chiaro e tondo: "volete contribuire ad un fondo di garanzia da mettere a disposizione delle banche per fare prestiti alle popolazioni colpite?" così alla fine con i 5 o 6 € che ti danno per tale scopo ci compri il ghiacciolo. :-)

    Non c'è stata insolvenza e saranno ancora a disposizione della regione? Ok, per farne COSA? Siamo al punto di partenza. E per semplicità lasciamo da parte il fatto di lasciare il denaro per 9 ANNI (9ANNI???:-O) in disponibilità di qualcuno che terremotato non è.

    Concludendo questa parte: sì, c'è una spiegazione, scandalosa, sufficiente per incazzarsi, ma c'è.

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    Ci dici che nel caso degli sms non vi è stata e non vi sarà decurtazione durante i passaggi, bene, ti credo sulla parola (non è vero! :-) ti credo con riserva di verifica!:-) e mi dichiaro soddisfatto di questa parte.

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  3. [spezzo il commento in più parti poichè eccede il nr caratteri consentito - Parte 2]

    Passiamo alle cose che richiedono ulteriori spiegazioni in quanto non ve ne sono o sono totalmente insoddisfacenti.

    1) Partiamo dalle cifre che citi per l'Aquila. 68-5= 63. Dove sono? Per cosa sono stati spesi?

    Mi (ci) risulta che un comitato locale stia lottando da ANNI per capirlo, scontrandosi con un muro di gomma.

    ORA, 63.000.000 di € non sono certo sufficienti per ricostruire una città (spannometricamente,visti i prezzi di mercato locali sono sufficienti per ricostruire circa 450 abitazioni) ma sono e restano una bella sommetta. Il fatto stesso che si parli dei 5Ml che si sa dove sono e non dei 63 è sufficiente motivo di sospetto.

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    2)L'articolo di Castelnuovo mi ha fatto incazzare come una iena :-) perchè è opaco, impreciso e chiaramente strumentale...il classico atto di "pompieraggio".

    L'alluvione di Genova è datata 04/11/2011

    (n.d.r.:come quasi TUTTE le peggiori alluvioni accadute nel paese...con scarto di 5 giorni, senza che nessuno, protezione civile compresa, si degni di fare alcunchè per tutelare la popolazione in tali giorni PARTICOLARMENTE A RISCHIO)

    I 60 giorni di cui si parla per ottenere la disponibilità del denaro sono scaduti il 03 GENNAIO 2012, è il 7 GIUGNO, mancano all'appello 5.000.000 di €.

    DOVE SONO?

    (Nota umoristica: il denaro è stato raccolto dal "comitato un aiuto SUBITO per le popolazioni colpite dalle alluvioni")

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    3)Si dice: TUTTI I NOSTRI SOLDI VENGONO DESTINATI ALLE POPOLAZIONI COLPITE?

    Risposta: SI

    Faccio notare che anche se nell'articolo è precisato qual'è il numero "collettore" di cui si tratta, domanda e risposta sono FUORVIANTI.

    Quello difatti è SOLO UNO dei canali che si propongono di raccogliere denaro. Anche se le risposte della protezione civile fossero trasparenti e soddisfacenti (e non lo sono) nulla si dice delle decine e decine di "entità" (partiti,associazioni,giornali, e via all'infinito) che hanno iniziato raccolte autonome dalla finalità IGNOTA con garanzie di trasparenza ed efficacia INESISTENTI.

    C'è da dire qualcosa per correggere questa mia affermazione?

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    4) Il denaro sarà a disposizione dei 3 presidenti di regione? Ok, ammetto la mia ignoranza. Ok, quando e dove sta scritto?

    Ah, dimenticavo :-) quali sono i criteri che consentono di dire se i prelievi che vengono e verranno fatti sono equi e legittimi?

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    Ora, forse, ti sarà chiaro perchè la mia reazione alla lettura di quegli articoli è stata in senso opposto alla tua.

    Mi chiamerò soddisfatto quando avrò certezze che NON richiedano il ricorso alla "fiducia"...la fiducia è un patrimonio che è stato troppo dissipato nel corso degli anni e non ne è rimasta (però,per reintegrarla potrei fare un'apposita raccolta fondi che userò come mi pare e senza dirvi dove li metto :-)

    Nel mio modo di intendere il concetto di ONESTA' e TRASPARENZA è previsto che si chiedano soldi per finalità precise, comunicando ogni volta CHI ha disponibilità degli stessi e che ci si DANNI POI L'ANIMA per comunicare l'uso di ogni singolo CENT... ...questo sistema che prevede la modalità: "dateceli, intanto li mettiamo in cassa e poi vedremo" ha il "sapore" della solita operazione all'italiana.

    bene, mi pare non ci sai altro...a te!

    René

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  4. Non sentirti tanto sollevata pensando che i soldi li abbia Vasco Errani, è un ladro tanto quanto gli altri: http://www.ilgiornale.it/news/interni/scandalo-infinito-emilia-finanza-negli-uffici-pd-sistema-844845.html

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    1. @Alice: non mi pare d'aver manifestato sollievo, né in questo post né nel successivo dove rispondo alle domande che mi son state poste.
      Ho esplicato dei dati di fatto e null'altro: so bene anch'io che son tutti della stessa risma e si può solo sperare per il meglio, alla fin fine... :o(

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