Dopo tutti questi anni di utilizzazione del "mondo virtuale" racchiuso in Internet, tra non so più quanti forum, social networks, guest books, mailing list, blog e sailcazzocosaltro, fin dai tempi delle prime chat rooms in Irc, quando si arrancava con MSN e tutti gli altri istant messenger erano ancora lontani a venire, ebbene dopo anni ed anni ancora mi stupisco di quanto in Rete certe persone possano essere incivili, grette, maleducate, cattive e sì, in definitiva stupide.
L'inciviltà del non rispettare le basilari norme della buona educazione, se proprio si ignora che Internet non è il Far West ed ha un suo codice comportamentale, chiamato Netiquette, che ricalca poi né più né meno che la normale buona creanza traslata nel mondo byte.
La grettezza del prendere e pretendere, senza mai dare o quasi, convinti che gli unici diritti che valgano siano i propri anche se a discapito di altri, al grido di "Tutto e Subito".
La maleducazione imperante in qualsiasi contesto, che fa scattare insulti e sfottò ad ogni minimo accenno di parere diverso, che rende incapaci di discussioni che non degenerino in risse verbali o tentativi di sopraffare l'interlocutore a colpi di caps lock stile "chi vùusa püssée, la vàca l'è sua".
La cattiveria che porta a veri e propri attacchi organizzati verso "l'altro", qualsiasi altro sia, purchè si possa andare a demolire virtualmente le palle, o il morale, o il lavoro, o il sentimento, o la fede, o il pensiero, o l'affetto, o anche solo semplicemente il buonumore di qualcuno: ogni scusa è buona quando si vuole colpire basso e colpire duro e si vuol farlo con cattiveria, magari mascherandola dietro il paravento di un ideale o peggio di un'ideologia, tanto per sentirsi le mani pulite e la coscienza leggera.
Infine la stupidità, che da sola racchiude tutto quanto: la stupidità di non saper gestire la propria "vita virtuale", usandola per far danno agli altri ed in fondo anche a sé stessi.
Perché diciamocelo chiaro e tondo: non si vive mica bene, così.
Nemmeno in Internet.