"Ma come se ne sono accorti?"

Domandare è lecito, rispondere è cortesia e questa è una delle domande maggiormente gettonate quando qualcuno viene a sapere della mia malattia.

Nella primavera del 2010 comincio ad avvertire un formicolio insolito nell'angolo del labbro superiore destro. Nulla di allarmante: è solo insolito. Il mio pensiero è "Non mi verrà mica l'Herpes? Sarebbe la prima volta in vita mia!" e poi non vi dò più peso. É fastidioso, ma nulla di più.
Pian piano il formicolio si estende a tutta la metà del labbro ed a metà del naso, ma è ancora lieve. É accompagnato da un intorpidimento, una leggera insensibilità... strano, sì, ma penso "Passerà". Pensiero un po' idiota, ma tra marzo ed aprile del 2010 ho ben altre castagne sul fuoco a cui badare che non a delle sensazioni strane ma non poi così allarmanti sulla mia faccia: mio suocero è all'ospedale già dal Natale precedente, messo male, ogni tanto lo mandano a casa ma dopo pochi giorni dobbiamo chiamare l'ambulanza e ricoverarlo d'urgenza, abbiamo cambiato tre ospedali uno più lontano dell'altro, accompagno mia suocera a trovarlo perchè lei non guida ed ogni volta i medici ci dicono di aspettarci il peggio a breve...

A maggio la situazione è al limite: una settimana, una giornata in particolare, sembra davvero la sintesi dell'Esistenza con mio suocero che si sforza di morire e suo nipote, il terzo figlio di mia cognata, che si impegna a nascere... poi cambiano idea entrambi: mio suocero resiste ancora una settimana, nostro nipote aspetta ancora un paio di giorni ma almeno riesce a farsi vedere dal nonno.
Nel frattempo, i miei formicolii si sono estesi all'interno della bocca, esattamente la metà destra dai denti alla gola. Naso, occhio, sopracciglio e zigomo. Non sono più formicolii lievi ma intensi. Dolorosi. Un dolore leggero, ma costante tutto il giorno.
Quando mi accorgo che la parte destra della fronte ed alcune zone della testa sono quasi insensibili mi decido ad andare, alla buon'ora, dal mio medico curante.

Il mio dottore mi rassicura un poco dicendomi che, molto probabilmente, si tratta di un'infiammazione del nervo facciale: basta un colpo d'aria e ci si può ritrovare con delle paresi passeggere al volto. Mi prescrive un antiinfiammatorio specifico da prendere per una settimana e mi dice di stare tranquilla.
Dopo cinque giorni, però, cominciano i formicolii e le "scosse" alla gamba destra: ogni tanto, soprattutto quando mi riposo, partono delle leggere scossette elettriche che mi percorrono la gamba dal piede alla coscia. I formicolii sono soprattutto al piede, mentre al resto della gamba accade un'altra cosa strana: se la tocco, o se magari sbatto da qualche parte, non sento la sensazione di pressione ma una sensazione di calore.
Torno immediatamente dal mio medico, il quale mi dice che no, evidentemente non si tratta del nervo facciale: bollino verde per le urgenze sull'impegnativa, visita immediata dal neurologo, consiglio di farmi visitare al Valduce di Como.

Prenoto la visita di giovedì e me la fissano per il giorno dopo, venerdì 11 giugno, e nel frattempo gli stessi problemi compaiono anche al braccio destro. Mi visitano il dottor C. e la dottoressa L., una specializzanda. Il dottor C. è veloce ma preciso e soprattutto è uno di quei medici che spiega quel che sta facendo e cosa significano le anomalie (o le giuste reazioni) che trova: a fine visita, mi propone un ricovero immediato per accertamenti per sospetta malattia infiammatoria del sistema nervoso centrale.
Impossibile ricoverarmi con così poco preavviso: ho un bimbo ancora piccolo, Rudy, all'epoca solo due anni e mezzo, e devo organizzarmi. Mio marito si alza alle 4 e 30 ogni mattina, quindi Rudy dovrebbe andare a dormire dai miei genitori... insomma, mi serve qualche giorno.
Il dottor C., quindi, mi fa mettere il bollino verde per le urgenze sull'impegnativa per la risonanza magnetica con liquido di contrasto, che farò da "esterna", e mi dice di tornare a cercarlo in ambulatorio non appena avrò in mano l'esito, senza bisogno d'appuntamento.

Lunedì mattina faccio il prelievo necessario per il gadolinio e vado a prenotare la risonanza: arrivata all'accettazione della radiologia, sempre al Valduce, l'impiegata vede il bollino verde, si alza e sparisce per qualche minuto... quando rientra mi dice "torni fra due ore e mezza, alle 12 e 45, per fare l'esame, le va bene?"
"... eh... sì, che mi va bene. Grazie! Ma ho fatto il prelievo solo stamane, non ho ancora l'esito: lo ritiro domani."
"Non è un problema, loro l'esito lo possono vedere a video".
In tutte le mie peregrinazioni ospedaliere (e sono state tante) non mi era ancora capitata un'impiegata così gentile.

Dopo una settimana, lunedì 21, con l'esito della Risonanza Magnetica in mano, torno a cercare il dottor C. all'ambulatorio di Neurologia. Nel frattempo, mi ero guardata il dischetto con le immagini del mio cervello con delle macchie evidenziate qua e là, come l'esito riportava. Una frase dell'esito mi rimbomba in testa: "Opportuno raffronto con il dato liquorale". Questa frase non mi piace poi molto: il liquor è quella sostanza che circola all'interno della scatola cranica e della spina dorsale, è un po' "l'airbag" del cervello ammortizzando le pressioni, come mi spiegavano ai tempi in cui mi trovarono le cisti aracnoidee che si incasinavano.
Raffrontare il dato liquorale vuol dire prelevare il liquor. Il che vuol dire fare una puntura lombare.
Non serve che me lo dica il Doctor House per capire che non è una cosa bella. Basta sfogliare l'Enciclopedia Medica oppure fare una ricerca in Rete mettendo come parole chiave "malattia infiammatoria demielinizzante" e "raffronto dato liquorale" e tra i primi risultati salta fuori Sclerosi Multipla.
Infatti il buon dottor C. non si stupisce più di tanto, quando faccio quel nome. Risponde "Sì, è una delle possibilità. La più probabile. Ora però il ricovero si impone, proprio per fare gli esami che servono a capire se si tratta di quello o di altro e soprattutto per iniziare un ciclo di cortisone in vena  per limitare i danni che questa infiammazione acuta le sta portando. Più aspettiamo, peggio è.... appena si libera un letto, le telefono."

Mercoledì 23 giugno sono ricoverata. Boli di cortisone in vena, esami del sangue, potenziali evocati, prelievo spinale.
Miseria ladra il prelievo spinale! Non è come fanno vedere al Doctor House. Non tanto il prelievo in quanto tale, anche se cercando il punto giusto mi toccano tre volte i nervi della gamba sinistra che, di conseguenza, balla la tarantella da sola e fa un male cane, e nemmeno per i mal di testa successivi (essendo emicranica da trent'anni sono abituata a mal di testa esplosivi) quanto per i dolori alle spalle ed alla schiena: dolori "muscolotensivi", o dolori "riflessi", che mi durano settimane.

In sostanza, i dati del liquor confermano i sospetti e si comincia la trafila: controlli dal neurologo (ora mi visita la dottoressa B.) ed altre risonanze. Mi fanno già l'esenzione 046 per Sclerosi Multipla, ma ufficialmente la mia patologia è Sindrome Clinica Isolata finchè non avrò un'altra ricaduta.
Cosa che avviene ai primi di novembre del 2010, perchè con me 'sta malattia stronza pare voglia procedere velocemente: altro giro di cortisone e nuova diagnosi, che dal 12/11/2010 è di Sclerosi Multipla Recidivante Remittente.

19 commenti:

  1. E'una dura prova, ma nella fede si trova la forza e sopratutto la speranza. Un forte abbraccio da chi conosce la porta stretta della malattia.

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  2. Ti ringrazio e ricambio l'abbraccio.
    Chiunque tu sia.

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  3. Mi sono rivista nella tua prima parte del racconto, solo che nel mio caso il lato coinvolto è stato il sinistro. Poi, anziché estendersi alle gambe, mi ha preso il braccio.
    L'ho scoperto un anno fa e ho avuto già due ricadute.
    Da fine aprile ho iniziato con le punture di copaxone. Finora tutto bene, nessun sintomo e nessun effetto collaterale, fino a questa sera...ho avuto il mio primo attacco di tachicardia (anche in questo caso mi sono rivista in un altro tuo commento) che per fortuna è durato non più di due minuti.
    Che dire...ormai c'è e noi la affrontiamo a testa alta!
    In bocca al lupo per tutto!!!
    Carmen

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  4. In bocca al lupo anche a te, Carmen.
    Testa alta, sempre. ;o)

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  5. Ciao! Sono senza parole dopo aver letto il tuo racconto perché anche se le sedi colpite dalla tua prima ricaduta sono diverse dalle mie, abbiamo fatto praticamente un percorso parallelo, nello stesso periodo! Anche per me tutto ebbe inizio nel Marzo del 2010 ed anch'io come te ho sottovalutato i sintomi per un po', fino ad Aprile, ma poi visto che le gambe continuavano a darmi fastidio (la sinistra in particolare) ho dovuto fare una risonanza e poi il ricovero con annessa puntura lombare nel Giugno del 2010 ecc... Ad oggi sono in terapia con copaxone dal Gennaio scorso e sono finita a leggere queste tue parole per caso, perché ho problemi di noduli sottocutanei da qualche giorno sotto ogni sede di iniezione! Io rispetto tutte le indicazioni che mi hanno dato, le sedi di rotazione ecc... ma sono preoccupata, non mi era mai successo prima! Cmq, forza e coraggio, bisogna solo avere pazienza e sperare che il destino sia clemente. Un abbraccio! :)

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  6. Ciao LunaBlu, benvenuta!
    Qualche volta ho avuto anch'io problemi con i noduli: alcuni si son riassorbiti dopo diversi giorni, altri sono ancora lì ma non danno particolari fastidi... Hai provato a variare la profondità d'iniezione? Io ho notato che facendole più "superficiali" di quanto mi dicevano loro mi rimaneva meno lo "gnocco" (mi spiego: se secondo loro la sede d'iniezione era da autoiniettore su profondità 6 io lo mettevo tra il 6 ed il 4, diciamo indicativamente sul 5. Si espandeva un po' di più appena dopo aver fatto la puntura, ma con due minutini di massaggio circolare con la punta delle dita si assorbiva tutto). Per ora ho sospeso il Copaxone, dovrei cominciare a breve il Tysabri perché ormai son già al terzo attacco e l'ultima risonanza mostra ancora nuove placche attive.
    Abbraccio ricambiato!.

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  7. Ciao! Grazie per il "Benvenuta", sei molto gentile, parlando dei noduli ho notato anch'io che se faccio l'iniezione più in superficie diventa quasi come una puntura di zanzara appena fatta, poi però si assorbe più facilmente, ma visto che si sono tanto raccomandati all'ospedale di non farla troppo in superficie altrimenti non va nel derma ecc... io uso una profondità dell'ago tra 8 e 9! Mi sa che è dovuto a questo il mio problema! Le ho provate tutte, una volta mi sono procurata un livido che è andato via solo dopo parecchi giorni! Ora il dilemma è sulle pomate: Reparil gel o Reacti Fargan?? Nemmeno Shakespeare ha osato tanto! Scherzi a parte, in bocca al lupo per le tue cure, e che la sorte sia con noi! (Fino ad ora non è che sia stata così clemente :( ahimé) Un bacione! :)

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  8. LunaBlu, scusami: ho idea che sia senz'altro quello, il tuo problema!!! Dovresti regolare la profondità in base alla sede d'iniezione...
    Ad esempio, io che sono obesa (lo sono davvero, non lo dico per farmi dire "ma no, che non sei grassa") usavo il 9 solo sui fianchi o sulla parte alta delle natiche, dove mi "pungevo" quando dovevo far riposare un po' le altre zone!
    Se vai troppo in profondità, per forza ti procuri lividi e noduli: rompi vasi sanguigni o il farmaco ristagna nel muscolo.
    Per darti un'indicazione, non sapendo quanta "ciccetta" hai addosso, fai conto che una persona definita normopeso utilizza di solito la profondità 4 sulle braccia e la profondità 6 sulle gambe... Basteranno poche prove per capire come regolare al meglio, per darti una minima indicazione ti riporto la mia "tabella", se vuoi prendere spunto tieni conto della tua corporatura e diminuisci la profondità, senza andare al di sotto del 4 a meno che tu non sia molto magra:
    Braccia "parte alta" (la parte più vicina all'osso) = 4
    Braccia "zona ciccetta penzolante" = 6
    Pancia "zona stomaco" = 4
    Pancia "sotto la cintura" = tra 5 e 6
    Fianchi e glutei = tra 8 e 9
    Gambe "interno coscia" = 5
    Gambe "esterno coscia" = 6

    In bocca al lupo anche a te! :o)

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    1. RAGAZZI KE FORZA CHE AVTE

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    2. Eh.
      La forza o ce l'hai o te la fai venire, altrimenti non vai avanti.
      Soprattutto se hai una famiglia, se sei una mamma o un papà: quando hai il terrore di non sapere quando arriverà il momento in cui non sarai più in grado di occuparti di tuo figlio, ma sarà lui ad essere obbligato anzitempo ad occuparsi te... t'assicuro che la forza la tiri fuori anche se non sai d'averla.
      Altrimenti l'alternativa è sbatter la testa al muro, ranicchiarsi in posizione fetale e star lì a piangere.
      Ma a che pro? Non cambierebbe niente.

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  9. P.S.
    Come pomata ho sempre usato arnica... quintali e quintali d'arnica: rinfresca e lenisce ch'è una meraviglia!

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  10. Grazie mille per le dritte! La tua tabella ha idea di essere formidabile, metterò in atto i tuoi consigli e ti farò sapere, diciamo che io sono alta 1,55 e peso 55-60 kg (sembra l'identikit di una polpetta, lo so ). Per la pomata, proverò anche quella! Chiacchierare con te è stato illuminante! A presto allora! Grazie grazie grazie dei consigli!

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  11. Beh, "polpetta": io ho solo sei o sette centimetri più di te, ma ti supero di più di trenta chili ahahha... faccio il polpettone, proprio! ;o)
    Direi che potresti provare a diminuire tutto i 1, tranne la profondità 4 (quella tienila tra 3 e 4), poi farai gli aggiustamenti man mano...
    Felice d'esserti stata utile!

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  12. Ho letto tutto di un fiato e tra me e me dicevo è una storia che conosco, l'ho vissuta, mi è andata bene. Sto bene, continuo a stare bene.
    I luoghi sono gli stessi, l'ospedale Valduce di Como, all'epoca addirittura ci lavoravo, era il 1995 per l'esattezza, stava arrivando Natale e improvvisamente mi è scomparsa una gamba. O meglio la gamba funzionava correttamente, faceva il suo dovere, mi permetteva persino di correre se volevo, ma... non la sentivo più e piano piano sempre meno. mi ricordo che giocai persino una partita di basket tra amici era il 21 o 22 di dicembre e quando mi feci la doccia scoprii che se ne era andato anche metà del.. si proprio quello.
    Allora avevo 33 anni, stavo costruendo casa e progettando il matrimonio.
    La sera della vigilia cenone a casa dei miei e ne parlo velocemente con mio fratello medico che mi invita ad andare a trovarlo a casa l'indomani, Natale.
    Ovviamente ci vado, mi visita veloce mi invita a parlarne con i neurologi del Valduce, ci lavoro, li conosco tutti, ho pure fatto del software per loro, per il dottor M. e B. e con B. proprio una cartella clinica sulla S.M.
    Mi visita M. il giorno 27, mi ricoverano il 28, risonanze, elettromiografie, lombare - non la augurerei al mio peggior nemico la lombare - non mi ha fatto male ma terrificante la sensazione -
    , diagnosi. Lei, la Sclerosi Multipla.
    Cortisone , ritorna la gamba e anche.. sì quello.
    ...
    ...
    La casa l'abbiamo finita, ci siamo sposati, abbiamo avuto due figlie, l'ultima risonanza l'ho fatta l'anno scorso, avevo avuto dei disturbi strani, nulla di particolare, formicolii. Le macchie sono ancora lì,
    Una sembra essere cresciuta un po' ma magari è solo che a distanza di 15 anni la tecnica a reso più definita l'immagine.
    Il fatto è che da allora sto bene, la mia malattia è rimasta lì, sì qualcosina di insensibilità ai piedi è rimasta ma pochissima roba. Ho avuto CULO, alle volte mi sento anche in colpa per ciò ma passa subito non sarebbe giusto nei confronti di chi non ha avuto la mia stessa fortuna, perché poi alla fine, parlandone con il dott. B. l'ultima volta che ci siamo visti è tutto lì: fortuna.

    E anche molta competenza da parte di chi cerca di curarci.

    Ciao e scusa la prolissità.

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  13. Non hai nulla di cui scusarti, Attraverso: è un piacere ospitare la tua esperienza ed hai ragione, sta tutto lì, è tutta fortuna.
    Sentirsi in colpa per aver avuto culo, secondo me, è inutile come farsi menate per aver avuto sfiga... è andata così, a chi meglio ed a chi peggio. Se vogliamo fare i Diogene col lanternino in mano, cercando in giro troveremo sempre degli sclerati che stanno peggio e altri che stanno meglio di noi: che dovremmo fare, stilare la classifica per vedere noi a che livello siamo? ;o)
    Fai benissimo a fartela passare subito, sono felice per te e concordo molto sull'importanza della competenza di chi ci ha in cura...
    Un abbraccio a te ed alla tua famiglia, torna quando vuoi! ;o)

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  14. Ciao! Leggo la tua storia e mi dispiace che dopo tanti anni ancora qualcosa di concreto non si sia fatto per tutti noi...anche a me la sm mi insegue da quando ho 16 anni, ora ne ho 28, fortunatamente sto abbastanza bene, ma sono più incazzata adesso che nel momento della diagnosi (avvenuta velocemente per aver avuta la prima ricaduta dopo due mesi). Comunque credo che se siamo tutte/i uniti, informati e anche un filo arrabbiati, alla fine vinceremo noi...o almeno posiamo dire di averci provato!
    Scusa l'intrusione

    Ti abbraccio

    Sarah

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    1. Sarah, chiedo venia: ti seguo e ti leggo da twitter e mi son persa il tuo commento qui da me... sono una padrona di casa davvero pessima!
      Hai ragione, dobbiamo comunque provare e soprattutto dobbiamo informarci, esser consapevoli della nostra malattia e di tutto ciò che le gira intorno. A tal proposito tu fai un lavoro di diffusione dell'informazione davvero encomiabile, che a mia volta diffondo a suon di retweet e condivisioni via Facebook appena posso: grazie per ciò che fai, e qui non sei certo un'intrusa ma la benvenuta.
      Abbraccio ricambiato.
      Loh

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  15. Ho letto la tua storia e ti sono vicina. Un forte abbracccio.

    Lidia

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    1. Ti ringrazio, Lidia, e ricambio l'abbraccio.
      È bello ricevere parole di sostegno così, gratuite :o)

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